PADOVA – Un autentico show, quello del presidente Marcello Cestaro, intervenuto ieri sera su Telecittà durante la trasmissione Padova Goal assieme all’ex direttore generale di Sampdoria, Vicenza e Udinese Sergio Gasparin. L’imprenditore vicentino ha toccato diversi argomenti, a cominciare dalle difficoltà dell’ultimo spicchio della stagione: «Spesso ci succede proprio in questo periodo – ha sorriso Cestaro – abbiamo anche qualche giocatore importante fuori, sono cose di cui discuteremo in questi giorni. Ci auguriamo di finire bene l’anno, di intervenire sul mercato se ci sarà bisogno e di concludere bene il nostro progetto come vogliono i tifosi. E chi va a Pescara sostenga la squadra che abbiamo bisogno».
Stadio – Si è discusso ancora una volta dell’argomento stadio, sempre caldo a Padova e qualcosa d’importante Cestaro lo ha detto. Ad esempio lasciando intendere di non sentirsi sufficientemente tutelato dal punto di vista istituzionale: «In questi giorni – ha chiaro il presidente – voglio capire in un incontro con il Comune se è possibile fare qualche ritocco allo stadio. Non si può fare tutto assieme, però magari qualche piccolo intervento sarebbe opportuno e abbiamo anche delle idee. Credo che si possa fare qualcosa nel giro di poco alle tribune, 2-3 anni al massimo. Nel 1995, quando l’Euganeo fu costruito c’era un certo tipo di situazione, adesso le esigenze sono cambiate completamente. Molti usano l’auto, il parcheggio scambiatore è una delle soluzioni, ma poco sfruttata. Molti dicono che l’Euganeo è il peggior stadio d’Italia. È scomodo per chi arriva, ha problemi di viabilità, ha una visibilità pessima. Ci vorrebbe un impianto di proprietà, si potrebbe creare una società con i costruttori e con ristoratori, albergatori e coloro che hanno attività commerciali. I terreni e gli spazi ci sarebbero, qualsiasi intervento di correzione in sostanza sarebbe soltanto un rappezzo. Mi piacerebbe che qualcuno che se ne intende di calcio, che sappia dirmi davvero cosa e come fare, facesse uno studio approfondito sulla questione. Noi ci abbiamo già provato, ma non mollo assolutamente».
Mercato – A gennaio verrà compiuto sicuramente qualche intervento in difesa. Si parla di Berardi, Feltscher e di Crespo: « Riportare a casa Crespo – ha sorriso Cestaro – direi che è impossibile, però magari stiamo cercando di capire la sua situazione e valutare se è possibile fare qualcosa, magari in prestito. Su questa pista e su qualche altra dovremo metterci a tavolino nei prossimi giorni, Foschi poi è un pozzo di idee, ne inventa sempre una».
La successione – Ed ecco l’argomento più interessante. All’età di 73 anni Cestaro sta cominciando a pensare al futuro: «Stiamo cercando una soluzione, i miei figli proprio non li vedo alla guida di una squadra di calcio. L’obiettivo è quello di trovare qualche socio che mi affianchi per un periodo e che gradualmente possa prendere il mio posto. All’interno della società cerco una persona che non cerchi solo pubblicità, ma che ami il Padova e la squadra e che, ovviamente mettendo un robusto contributo economico, mi affianchi gradualmente e che prenda in mano il club. Per esempio ci sarebbe Carron, ma è troppo impegnato e non può farlo, Pilotto adesso ha appena avuto un figlio e si è dovuto defilare un po’. Bisognerà che ci pensiamo, presto bisognerà studiare qualcosa»
Gasparin – Fra il serio e il faceto, Cestaro ha anche parlato di un possibile arrivo di Gasparin in caso di promozione in serie A irrobustendo la struttura societaria: «Non vedo l’ora di trovare una soluzione del genere – ha sorriso – così mi metto a riposo e vengo a vedermi le partite. Non gliel’ho mai chiesto di entrare nel Padova, lo vedevo sempre impegnato, sempre richiestissimo, mi pareva quasi di fare una domanda inutile. Siccome il mondo non finisce domani, magari un giorno gli busso alla porta (i due sono vicini di casa ndr) e andiamo assieme a Padova con una macchina sola, così si risparmia…».
Fonte | Daniele Rea per Corriere del Veneto | PadovaGoal.it
Un commento
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[...] Cestaro è stato chiaro: d’ora in poi per lo stadio conteranno solo i fatti. Mai come in questa occasione il presidente è parso così convinto sulle possibilità di sistemare [...]