Antonio Di Nardo è intervenuto nella serata di ieri sulle frequenze di Telecittà durante l’undicesima puntata di Padova Goal. Totò, ancora molto amato a Padova e vero beniamino dei tifosi del Cittadella, si è soffermato su diversi argomenti, fra cui l’infortunio che lo terrà lontano dai campi di gioco per circa due mesi: “Sono cose che succedono, ero uscito a fatica dall’infortunio che mi portavo dietro, avevo esordito dal primo minuto col gol e stavo giocando con regolarità, ma purtroppo a Gubbio ho avuto l’ennesimo problema. Ne ero quasi uscito fuori, non mi aspettavo quest’ennesima mazzata. E’ stato un anno particolare, ma non mollo e ne uscirò più forte di prima”. Il trasferimento a Cittadella per molti è stato un fulmine a ciel sereno: “Stavo cercando una soluzione insieme al mio procuratore, avevamo deciso di aspettare fino all’ultimo per poter restare in B. La soluzione di Cittadella è uscita negli ultimi 20 giorni, e forse era l’unica pista concreta che avevamo. Nonostante l’infortunio Marchetti ha chiamato il mio procuratore ed a me piaceva come soluzione! In poche ore abbiamo definito il trasferimento, era quello che volevo”.
L’avventura padovana – Di Nardo si è soffermato anche sulla sua avventura coi biancoscudati: “Ho vissuto 4 anni di alti e bassi a Padova. L’anno scorso è stata un’annata particolare per molti motivi, la società ha deciso di puntare su altri giocatori ed io non sono un testardo… Rimane un grande rammarico di non far parte di questo progetto importante, ma mi porto nel cuore tutte le cose belle che mi sono successe sulla maglia del Padova. Quando ho lasciato questa squadra ho ricevuto moltissimi messaggi dai tifosi, che mi hanno dato sempre grandissimo affetto. Tante volte nei momenti di difficoltà mi aggrappavo a loro, sono stati preziosissimi. Il momento più bello? Gli ultimi quattro mesi che hanno portato alla promozione in B ed il primo anno in serie cadetta, dove potevo dare di più. Con Calori ho fatto fatica, ma avevamo un reparto offensivo che andava alla grande e quindi giustamente stavo fuori. Il momento peggiore? Da gennaio in poi, quando sono entrato in questo tunnel anche se alla fine mister Dal Canto mi ha dato qualche possibilità visto che stavo bene… Smettere? In quei momenti ti vengono mille pensieri, ma ero fiducioso che alla fine una soluzione sarebbe uscita, e quando è arrivato il Cittadella ho fatto di tutto per favorire l’operazione. Stare a Padova non era il caso…”
…. e il presente a Cittadella – Totò soffre molto per l’infortunio e vorrebbe venirne fuori il prima possibile: “Ho giocato due partite da prima punta e l’ultima da esterno, ne ho parlato col mister e mi piace fare anche quel ruolo. Per le mie caratteristiche non è il massimo fare la prima punta ma l’ho fatto e sono anche riuscito a segnare! Come ruolo mi piace di più partire dall’esterno perché sei sempre nel vivo del gioco, mi diverto di più, mentre come prima punta devi fare altri movimenti e sperare anche nello sbaglio del difensore. Il mio rientro? Penso che se ne parli nel 2012… Adesso devo mettermi sotto e lavorare sodo per risolvere il problema senza perdere la condizione. Il pareggio col Livorno? In serie B un punto fa la differenza, e noi ne abbiam persi addirittura due.. Abbiamo fatto un’ottima partita senza rischiare quasi mai, ma se lasci mezza occasione a Paulinho non la sbaglia. Poi si sa che quando un attaccante inizia a segnare, non si ferma più”
Fonte | PadovaGoal.it
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