Stephan El Shaarawy e Andrea Mandorlini sono stati ospiti ieri sera di Telecittà durante la trasmissione Padova Goal.
Il Faraone si è soffermato su diversi argomenti, fra cui spicca ovviamente il derby imminente in programma giovedì sera contro il Vicenza: “Non vinciamo da tantissimo tempo, è l’occasione giusta per rompere questo maledetto digiuno. Sono molto stimolato per il fatto di giocare il derby in sé e per la sfida con Misuraca, siamo compagni di Nazionale in Under 21 e ci stimiamo molto”.
Futuro: “Il presidente Preziosi mi vuole riportare a Genova, i patti fra le due società erano questi, poi non so cosa accadrà. Sono felicissimo della mia esperienza a Padova e di come sono stato trattato, non finirò mai di ringraziare questa società, anche se dovessi andare via. Percentuali? Sono in difficoltà a rispondere a questa domanda, direi 50 e 50, almeno adesso”.
Ginocchio: “La tendinopatia è una patologia degenerativa, per questo ci devo convivere ogni settimana e il dolore non è passato. Però le cose sono migliorate, spero di essere più preciso sottoporta, a Frosinone purtroppo non sono stato sufficientemente freddo. Nel 4-3-3 mi trovo a meraviglia, quella è la mia posizione ideale. Gasperini è un allenatore che stimo tantissimo, mi sarebbe piaciuto tornare al Genoa e giocare nel suo tridente, il suo esonero mi ha colpito molto e mi dispiace per lui. Ma tornerà in qualche altra squadra, lui è troppo bravo”
Il rapporto con Padova: “E’ una piazza molto esigente, ma avverto molto l’affetto nei miei confronti. Genova, per certi, versi è pure “peggio”, nel senso che i tifosi sono caldissimi, c’è molta pressione. A Padova mi hanno colpito i tifosi della curva, sono tanto vicini alla squadra, ci hanno sempre sostenuto”
Il campo sintetico – A Novara si è visto il miglior El Shaarawy: “Non è stato un caso, io veramente su quel tipo di terreno mi esalto, ci sono dei tipi di rimbalzo del pallone che agevolano le mie qualità”
Andrea Mandorlini per la prima volta ospite di una trasmissione televisiva a Padova dopo il suo addio di qualche anno fa e le voci ripetutamente circolate di un suo ritorno:
“Se tornassi indietro non andrei via da Padova. Mi chiamò il Siena, non ce la feci a dire no alla serie A, ma se dovessi decidere oggi rimarrei a Padova in C. Sono convinto che qui ci siano i mezzi e il tempo per programmare, si può arrivare in A, lo dimostra la volontà del presidente Cestaro”.
Mandorlini torna anche su un momento cruciale della storia recente biancoscudata, quello del febbraio 2010, quando fu esonerato Carlo Sabatini: “L’anno scorso a febbraio era praticamente fatta con il Padova. Avevo già preparato la valigia, ero pronto a partire e a lasciare il Cluj. Poi ci fu una cena con i dirigenti del club rumeno che cambiò tutto. C’erano diversi problemi legali e clausole che fecero saltare tutto. In futuro potrei anche tornare, a Padova sono stato benissimo e ci tornerei”.
Fonte | PadovaGoal.it
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