Una fastidiosa pubalgia rischia di lasciarlo ai box, ma almeno per uno scampolo di gara potrebbe tornare a calpestare il prato dell’Euganeo. Strano destino quello di Gianpietro Zecchin che con la maglia del Padova non era mai riuscito a vivere l’ebbrezza dei play off, ma che una volta andato via li ha già disputati in due occasioni e si accinge a fare il tris. «Tolto il primo anno a Grosseto in serie B – conferma il centrocampista di Rustega di Camposampiero, diventato due mesi fa papà di Nicolò – in ogni campionato arrivo a questo appuntamento. È una cosa positiva, ma se non mi trovassi contro proprio il Padova sarebbe meglio. Evidentemente deve succedere, e io – al di la delle squadre a cui sono personalmente legato – sono un giocatore del Varese». L’aspetto che ha dell’incredibile è che anche due anni fa, quando militava nel Ravenna, ha affrontato le semifinali degli spareggi promozione contro l’undici biancoscudato da cui è stato eliminato dopo che nella stagione regolare i romagnoli avevano espugnato l’Euganeo per 3-2, esattamente come il Varese nell’attuale campionato: «Questo aspetto mi spaventa, fortunatamente i miei compagni non sanno nulla e mi guardo bene dal dirglielo per non turbarli».
Messa da parte la scaramanzia, Italiano e colleghi dovranno misurarsi con un avversario che trionfa puntualmente da tre anni e che negli ultimi due ha prevalso nei play off, passando dalla C2 alla B: «Nel tempo si è creata una mentalità vincente; per noi questa è l’occasione della vita che non vogliamo lasciarci sfuggire. Il nostro vantaggio è che nessuno ci dà per favoriti e dunque partiamo in sordina, ma con alle spalle un’altra annata straordinaria». Per affrontare al meglio le partite “dentro o fuori”, meglio un mese in cui ci si può gestire come ha fatto il Varese o una vigilia caratterizzata da scontro diretti come quella del Padova? «Difficile rispondere. Di certo il fare bene non è qualcosa di automatico che capita premendo un pulsante. Quanto al nostro atteggiamento, pur con il piccolo vantaggio legato alla classifica, non dobbiamo commettere l’errore di fare calcoli perché non siamo bravi a gestire; bisogna giocarsela e poi parlerà il campo».
Il Padova? «Ha fatto un finale di stagione eccezionale, i giocatori stanno bene, c’è entusiasmo e dunque sarà una sfida delicata in cui può succedere di tutto. Hanno speso tanto? Per simili obiettivi la fatica e gli acciacchi si dimenticano».
Fonte | Il Gazzettino
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