Novellino: “Questo Padova non è una sorpresa, all’Euganeo sarà decisiva”

Walter Novellino rilascia due interviste, una a Leggo e l’altra a tuttomercatoweb. Eccole riportare qui in seguito in cui l’esperto tecnico parla in vista della trasferta all’Euganeo e della sua esperienza in toscana.


LIVORNO – Forse nemmeno Hitchcock avrebbe saputo far di meglio. Un finale mozzafiato, per garantirsi un posto nei play off. E giocarsi la serie A come ai bei tempi. Walter Alfredo Novellino sa benissimo che al suo Livorno servirà una prestazione super all’Euganeo. Conoscendo già il risultato di Empoli-Torino, che si sfideranno venerdì sera. E poi il maestro (lui) che si misura con l’allievo, ovvero Dal Canto.
Novellino, un finale pieno di pathos. Bello, vero?
«Già, l’avessero nemmeno fatto apposta. E’ proprio emozionante».
Cosa pensa del Padova?
«Beh, merita molto rispetto da parte nostra. Si affronteranno due squadra che stanno molto bene».
Che sfida prevede?
«Eh, sicuramente da tripla. Può succedere di tutto. Noi vogliamo vincere, il Padova altrettanto. Sarà una contesa senza soste. Insomma, una sorta di semifinale».
Sorpreso della squadra di Dal Canto?
«Per niente. Anzi, sono proprio felice per Alessandro. L’ha avuto come giocatore quando allenavo il Venezia (1998-99 ndr) Al Padova sta facendo proprio grandi cose. Merito anche di una grande società, che ha deciso di fare una scelta che poteva sembrare azzardata due mesi fa. Invece è stato l’inizio di una cavalcata che ha portato i biancoscudati a giocarsi i play off con noi, il Torino e l’Empoli. Ma non conosco solo Dal Canto».
L’altro solito noto chi sarebbe?
«Naturalmente Rino Foschi. Purtroppo la nostra esperienza al Toro non è stata fortunata. Ma lui è un grande direttore sportivo».
E Novellino al Livorno?
«Beh, devo dire grazie al presidente Spinelli. In Toscana sono tornato Novellino».
Impossibile vedere lei e Dal Canto centrare entrambi i play off?
«Mi sa che è una prospettiva quasi impossibile».
Facciamo un gioco, come finisce sabato?
«L’ho detto, è la classica gara nella quale il pronostico è aperto a qualsiasi soluzione».




Novellino, con lei il Livorno è cambiato.
“I ragazzi da un mese a questa parte sono stati bravi, sotto ogni punto di vista. La squadra risponde bene, nonostante manchino elementi come Surraco, Berlingheri e altri che hanno dei problemi. Stiamo lottando per qualcosa di importante, insieme ad altre compagini che stanno facendo bene”.
Sta dimostrando di non aver ancora fatto il suo tempo su una panchina.
“Si, ma Novellino non ha amici (sorride,ndr). I miei amici sono i risultati. Devo ringraziare Spinelli che mi ha dato questa possibilità. Sono tornato in panchina con grande voglia ed entusiasmo. Forse ho pagato un po’ troppo la parentesi a Torino. Mi sto riprendendo alla grande, sto dimostrando di essere il Novellino che ha vinto sette campionati ed è arrivato quinto con la Sampdoria. Devo dire grazie a Spinelli e ai ragazzi che alleno”.
Cosa crede di aver dato al Livorno in questi mesi?
“La mia esperienza, anche se ho cinquantasette anni e quindi sono ancora giovane. Poi la mia capacità di insegnare, a me piace farlo ed essere protagonista. Forse però mi hanno dato più i ragazzi, che avevano voglia di rimettersi in gioco”.
Come vede la gara all’Euganeo contro il Padova?
”Sono due gare decisive dove conta solo vincere. Dobbiamo andar via dall’Euganeo con una vittoria perchè significherebbe metterci in una posizione di assoluto vantaggio nei restanti 90 minuti finali. Il Padova è un’ottima squadra e sta bene fisicamente ma noi in trasferta facciamo paura. Siamo ancora in tanti a lottare per i playoff, dunque da qui alla fine del campionato sarà battaglia”.
La sua ex Sampdoria è retrocessa.
“Mi è dispiaciuto tantissimo, davvero. E aggiungo che sono pro Garrone. Al di là delle cessioni di Cassano e Pazzini, questa squadra non sarebbe dovuta retrocedere. La società può avere delle colpe, ma sicuramente non in grandissima parte. Gestita in un’altra maniera, la squadra si sarebbe salvata tranquillamente. Ho vissuto cinque anni bellissimi alla Samp e non li dimentico. Oltre alle lacrime di Palombo, mi è dispiaciuto vedere i volti dei tifosi delle curve”.
Ci risulta che Spinelli abbia promesso Diamanti in caso di promozione in A.
“È un calciatore con grandi qualità, in grado di fare la differenza. E poi, sicuramente, con me farebbe bene (sorride,ndr)”.
Mister, rimarrà a Livorno?
“Ho un contratto e una grande riconoscenza verso Spinelli. È giusto che onori l’impegno non dimenticando cosa mi ha dato il Presidente”.


Fonte | Marco Zorzo per Leggo | Alessio Alaimo per tuttomercatoweb.com