Il poderoso centrale finlandese Jonas Portin è tornato a parlare oggi dopo una lunghissima assenza dai campi di gioco intervistato da Gabriele Fusar Poli. Per lui quest’anno soltanto tre presenze in campionato e una in Coppa Italia a Udine:
“Sono felice per essere di nuovo in campo, ma non per il risultato ovviamente; non abbiamo giocato bene. Dobbiamo lavorare sodo per arrivare preparati all’appuntamento col Piacenza e dobbiamo vincere perché il campionato è lungo e ogni punto preziosissimo. Ho giocato poco e quindi le gambe sono molto appesantite a fine partita, ma già dalla prossima partita penso e spero di stare meglio. Il Piacenza è forte, soprattutto in questo periodo, ha fatto un colpaccio a Siena e ha il capocannoniere del campionato, quindi ci aspetta una partita tosta”.
Portin ha poi parlato del malumore del pubblico e dei tifosi per i recenti risultati negativi: “I tifosi devono venire a darci una mano, poi sono sicuro che vinceremo e ricambieremo la loro fiducia. Non sono al top perché solo ho tre partite all’attivo in tutta la stagione. Con la difesa a tre i movimenti sono un po’ diversi, ma non troppo, sempre in undici siamo in campo con entrambe le disposizioni. Sul gol di Foglio non ho avuto il tempo di calciare la palla, a quel punto ho scelto di mettermi giù per evitare che lui potesse tirare, ma lui è stato bravo e fortunato. Assurdo prender gol a dieci secondi dalla fine, su questo concordo con i tifosi e con Calori. Non capisco il perché di questo calo in campionato, fuori casa non ci siamo espressi al meglio, pesa non aver mai vinto in trasferta. Playoff? Ancora manca tanto, cerchiamo intanto di far punti e poi se facciamo bene saremo là a lottare fino alla fine. Non so se venerdì torneremo in quattro in difesa, ma come squadra dovremo far bene e contenere Cacia.”
Ultimo pensiero alla Nazionale: “Spero di poter collezionare altre presenze. Tornare subito titolare è stata una piccola sorpresa anche per me, ci speravo ma pensavo che il mister avrebbe aspettato”.
Fonte | PadovaGoal.it
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[...] Dopo Jonas Portin intervistato ieri, oggi viene raggiunto anche Xavier “Zaza” Hochstrasser da Dimitri Canello, che con il finlandese condivide lo sfortunato destino dei calciatori stranieri quest’anno all’ombra del Santo, almeno finora. Il nuovo acquisto parla del suo debutto di sabato con l’Albinoleffe: “Ho debuttato sabato, ma non sono contento perché i risultati non sono all’altezza di quello che speravamo tutti. Non è facile per me dimostrare il mio valore in soli 15 minuti, ma non ho fretta, anche perché il campionato svizzero in questo momento era fermo. Non c’è nessun problema a rimanere in panchina, il mio inserimento sarà graduale, anche perché ho trovato un gruppo già formato e che stava giocando assieme da tempo. Rispetto alla Svizzera qui c’è molta più pressione da parte della stampa (sicuramente sarà rimasto impressionato già dalla conferenza stampa di presentazione), i giornali elvetici parlano molto meno di calcio. Per quanto mi riguarda, la lingua non è un problema, capisco tutto, anche se devo migliorare con il mio italiano parlato. Per quanto riguarda il Piacenza, vediamo se giocherò, deciderà il mister, io non farò problemi”. Parlando della situazione della squadra, Xavier ha le idee chiare: “Abbiamo carattere, ma purtroppo non sta girando per il verso giusto e dobbiamo vincere venerdì col Piacenza per interrompere la serie negativa. La serie B è un ottimo campionato dal punto di vista qualitativo, di sicuro è diverso rispetto alla Svizzera, ma per me va bene in entrambi i modi. Voglio fare meglio possibile per convincere la dirigenza a confermarmi a giugno. A Padova mi trovo bene, la città mi piace, abito ad Abano con la mia fidanzata e l’impatto è stato positivo”. [...]
[...] Pellizzaro alla presenza di vari membri societari, giocatori e carta stampata del Calcio Padova. Martedì è Portin a parlare: le gambe sono ancora appesantite, ma è sicuro che sia lui che la squadra uscirà dal periodo [...]