Sala Stampa: le parole di Dal Canto, Torrente, Cestaro, De Paula e Trevisan

Trevor Trevisan: “La riconferma? C’era la speranza, ma devo ringraziare il mister e i tifosi per il supporto. Sono molto contento, è sempre bello segnare, poi se si vince la gioia è doppia. Rispetto che col Portogruaro (gesto del quale ancora mi pento) stavolta c’è solo tanta felicità. Questi tre punti sono la dimostrazione di quanto siamo uniti. Siamo partiti per il ritiro con un obiettivo, adesso cerchiamo di continuare a fare bene. Il primo pensiero dopo il gol? Tutto e niente, ho abbracciato Milanetto, correndo. Il bacio dopo il gol? Dedicato ai miei compagni di panchina perchè so cosa vuol dire scalpitare nell’attesa di entrare in campo”.


Alessandro Dal Canto: “Partita dura, noi molto bene nel primo tempo, il Bari è stato bravo e paziente ad aspettarci, si sono chiusi in difesa, poi nel secondo loro hanno alzato il baricentro creandoci qualche problema anche grazie all’innesto di un giocatore bravo a saltare l’uomo come Forestieri. Sono una buona squadra comunque, non credo che due sconfitte di seguito cambino le cose. A gara sbloccata su calcio d’angolo, abbiamo sempre dato la sensazione di essere padroni della partita. Nella ripresa in contropiede ci sono state delle occasioni, pur rischiando poco contro una squadra forte. Abbiamo dimostrato di essere una formazione da B e quadrata che in questo torneo è importante. Altro gol su angolo? Abbiamo giocatori molto bravi sia a tirarli che a concretizzarli. Sono contento se soffriamo e poi vinciamo, la serie B in fondo è questa. Il turn-over? Cacia non è propriamente un esterno, ma ho scelto di fargli prendere la condizione, anche se resta una punta centrale. Trevisan? A lungo è stato sul mercato, ma dal primo giorno che si è presentato è stato perfetto e a disposizione qualsiasi cosa gli sia stata chiesta. Per forza fisica e per piede mancino sono contento che sia rimasto”.


Marcos De Paula: “I fischi? Penso fossero soprattutto per quel contrasto con Cuffa, ma ci stanno, i padovani devono difendere i loro colori. C’era grande emozione da parte mia all’inizio a tornare all’Euganeo, ma poi dopo pochi minuti è passata e ho pensato solo al Bari. Siamo partiti un po’ sotto ritmo, poi meglio nella ripresa, poi abbiamo buttato troppe volte la palla avanti senza concretizzare. Rispetto alla sconfitta contro l’Albinoleffe ho visto una squadra più compatta. Il Padova è una buona squadra e si sapeva, ma abbiamo tenuto botta. ”


Marcello Cestaro: “Quattro partite sono poche per giudicare il lavoro, ma la squadra si sta muovendo bene. Oggi abbiamo giocato meglio del solito, contro un Bari forte. Vedere 10.000 persone all’Euganeo è emozionante, se la squadra fa certe prestazioni è normale. Potevamo segnare di più, ma non aver subito gol è importante: siamo equilibrati in tutti i settori”


Barbara Carron: “Uno a zero e siamo primi. Dobbiamo immagazzinare punti perchè sappiamo che più avanti potrebbero esserci tempi duri, come capita nella parte invernale del campionato. E’ stata una partita sofferta contro un avversario di spessore. Abbiamo rischiato di prendere gol sino alla fine, ma fortunatamente tutto è andata bene. Ogni volta che tirava Marcos era un agonia perchè sappiamo di cosa è capace. Dal Canto ha mischiato le carte ed è stato bravo. Massima fiducia in tutte le sue scelte.”


Vincenzo Torrente: “Peccato per il risultato. Abbiamo giocato alla pari con una squadra che lotterà fino alla fine per la promozione in A con Torino e Sampdoria. Il Padova ha gestito bene la palla, ha sfruttato quel calcio piazzato dove è stato bravo Trevisan, ma poi non abbiam concesso più nulla. Abbiamo concesso poco, sbagliano qualcosa sotto porta. Siamo ancora un cantiere aperto, il Padova ha potuto fare la preparazione con gli uomini che si son potuti conoscere, qui invece è arrivato uno nuovo ogni settimana, ci vuole del tempo.”


Dante Piotto