
Davide Succi parla del suo rientro dall’infortunio subito a gennaio: “Il recupero procede, anche se i medici mi hanno un po’ fermato nelle ultime settimane. Avevo forzato un po’ troppo e non è bene correre rischi, anche perché l’infortunio che ho subito è stato molto grave. Per i playoff la vedo piuttosto difficile sinceramente. Non perché voglia essere pessimista, ma perché cerco di essere realista. Teoricamente, se tutto va come deve andare, io dovrei essere a posto per luglio. Poi guardate il calendario, praticamente si comincia subito dopo la fine della regular season. Fra una quindicina di giorni dovrei ricominciare a correre, ma i miei compagni in ogni caso sarebbero molto più in forma di me”.
Succi annuncia la sua presenza in tribuna sabato contro il Livorno: “Verrò a fare il tifo per i miei compagni. Ce la possono fare, si è creata una situazione davvero favorevole dal punto di vista mentale. E’ cambiato il vento, abbiamo preso l’onda giusta. Ci eravamo inceppati, la squadra è ripartita, certe cose che prima non riuscivano adesso riescono con facilità. E’ bello vedere il Padova così in alto”.
Il presidente Cestaro ha dichiarato di voler ripartire da Succi il prossimo anno: ” Le dico la verità – risponde Davide – non ci sto pensando adesso. A Padova sono stato benissimo. Ma ripeto, quando sarà il momento affronteremo il discorso. Sono abituato ad agire d’istinto, prima di tutto ci sono gli stimoli. L’anno scorso a Palermo avevo tre anni di contratto, il Padova mi ha cercato e io mi sono fidato delle mie sensazioni. Vedendo com’è andata, ho fatto bene. Adesso penso soltanto a stare il meglio possibile e poi i ragazzi devono andare ai playoff, questa è la cosa più importante”.
Si parla, infine, della visita di Bisoli all’Isokinetic: “E’ stata una cosa casuale, lì vicino c’è il centro sportivo dove si allenano le giovanili del Bologna e dove gioca suo figlio. Poi già che era lì ci siamo incrociati. Ci eravamo già parlati a Padova -Vicenza. Semplici discorsi sulla squadra, sull’andamento del campionato e della partita, niente di più. Io ero in cabina, lui è passato e si è fermato a chiacchierare”.
Fonte | Corriere Del Veneto
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