Gli abili ed arruolabili, l’avversario di turno, le contestazioni, il “suo” Torino, le (presunte) antagoniste… Ecco il Ventura-pensiero a 24 ore dal big match col Padova.
Sul rebus-portiere e De Feudis: “Coppola si è allenato un po’ sia ieri che oggi e se non ci saranno ricadute dovrebbe farcela; in caso contrario è comunque pronto Morello, che dà le stesse garanzie. De Feudis? Domani esordirà, sono felice per lui perché è un bravissimo ragazzo, non deve dimostrare niente, deve solo pensare a giocare e raccogliere i frutti dell’ottimo lavoro che fin qui ha svolto. Ha la fiducia di tutti, altrimenti non l’avremmo preso”.
Su Rolando Bianchi: “E’ il nostro capitano, ma non si deve parlare dei singoli, quanto piuttosto del gruppo. Da lui comunque mi aspetto la stessa voglia di lottare che aveva quando ha giocato l’ultimo match e che riparta da dove aveva interrotto il suo campionato.
Sul Padova e su come affrontarlo: ”Il Padova ha cambiato modulo e Dal Canto in questi giorni si diceva soddisfatto; la vittoria di Sassuolo ha ridato a loro morale e convinzione. Loro giocano senza mollare mai, spesso hanno recuperato le gare nel finale, abbiamo grande rispetto per i veneti, hanno avuto un mese sottotono ma hanno una rosa di grande qualità. La partita di quest’anno non ha nulla a che vedere con quella disputata nel finale della scorsa stagione. Vincendo contro il Livorno ora abbiamo la possibilità di giocarci le prossime due partite contro rivali dirette con grande serenità. Ora pensiamo ad una sfida alla volta, poi dopo Pescara inizieremo a fare qualche considerazione”
Su come affrontare i biancoscudati: “Non facciamo nessun tipo di calcolo, andiamo con la volontà di vincere come facciamo sempre. Quello che conta è lo spirito di squadra, la consapevolezza dei miei giocatori, quando manca un giocatore non bisogna abbattersi. Se interpretiamo bene la gara senza presunzione possiamo battere chiunque. Domani sarà una gara difficile, saremo senza giocatori importanti, ma chi andrà in campo vuole dimostrare di esserlo altrettanto. La cosa migliore sarebbe andare a Padova e giocare da Toro, dando un segnale anche a noi stessi che siamo sempre più sulla strada giusta. I ragazzi hanno voglia di dare, si sono liberati dalle zavorre psicologiche di inizio stagione. L’undici iniziale? Ce l’abbiamo più o meno chiaro, valutiamo se far giocare De Feudis-Iori o Iori-De Feudis (scherza, ndr)…”
Su quanto accaduto a metà settimana: ”La contestazione? Era fuori luogo, stavamo facendo la partitella con la Primavera, il tifoso contestava Cairo sul Filadelfia e volevo che la squadra giocasse tranquilla. Questo episodio non va ad intaccare la serenità, anche perchè già altri tifosi mercoledì lo hanno rimbrottato. Ormai mi sento granata dalla testa ai piedi!”
Sulle antagoniste: “Padova la nostra antagonista? Se facessi il nome di un’antagonista, ci sarebbero altre sette squadre che protesterebbero… La nostra vera antagonista è il Toro stesso, che può rischiare di avere la presunzione dei risultati ottenuti o sedersi sugli allori o rilassarsi perché ha la pancia piena. E così perderemmo quanto di buono fatto finora. La vera avversaria siamo noi. La serie B è imprevedibile, basta guardare il Verona: contro di noi ha perso e oggi ha fatto un filotto impressionante di sei vittorie consecutive. Il grande merito di questa squadra è che siamo ancora in un’ottima posizione di classifica nonostante le assenze croniche e i giocatori avuti soltanto part-time. E’ come se il Pescara vincesse cinque partite di fila senza avere Insigne e Immobile…”
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