Una Settimana Da Padova — 21/27 Febbraio

Ennesima settimana tesa quella in casa biancoscudata. Il pareggio per 0-0 ha scatenato i fischi dell’Euganeo e a preoccupare ora, oltre alla mancanza del gol che persiste nonostante le 5 punte schierate con ogni combinazione possibile ultimamente non garantiscono i gol e lo spettacolo che si assistiva all’Euganeo appena qualche mese fa. Ora le occasioni perse sono già tre per porsi in modo convinto in zona playoff, ora sfuggita a 5 punti. E martedì si va a Grosseto.





Ma andiamo per ordine: Lunedì il tecnico Alessandro Calori torna ai microfoni e cerca di difendere il suo operato, ammettendo sì le difficoltà che la squadra sta riscontrando nelle ultime settimane, si assume le responsabilità per la brutta prestazione di Bergamo della squadra, ma non accetta la crocefissione di tecnico e squadra. Viene inoltre inaugurata la nuova sede sociale del Club Lele Pellizzaro alla presenza di vari membri societari, giocatori e carta stampata del Calcio Padova. Martedì è Portin a parlare: le gambe sono ancora appesantite, ma è sicuro che sia lui che la squadra uscirà dal periodo negativo; sul gol di Foglio aggiungerà inoltre “…non ho avuto il tempo di calciare la palla, a quel punto ho scelto di mettermi giù per evitare che lui potesse tirare”. Si temono le assenze di El Shaarawy e di Crespo per la partita di venerdì, ma il ginocchio del Faraone non darà noie e lo spagnolo scenderà normalmente in campo risultando uno dei migliori in campo. Viene diramato anche un Comunicato della Tribuna Fattori nel quale si parla dello stemma della squadra, mai amato dalla tifoseria, e del brutto momento della squadra, augurandosi che la tifoseria rimanga unita in questo momento. Mercoledì sarà Hochstrasser a parlare raccontando le differenze che ha riscontrato tra il mondo biancoscudato e il calcio elvetico, oltre a parlare del suo inserimento e della sua voglia di riconferma. Giovedì la squadra si prepara per il Piacenza e Crespo viene recuperato, mentre in allenamento si può intuire come mister Calori stia in tutti i modi cercando di smuovere le carte alla ricerca di quel gol che sembra mancare da un po’ di tempo. Venerdì finalmente la partita, ma la tanto attesa svolta non si vede. Il Padova schiera a sorpresa davanti De Paula, Di Nardo e Vantaggiato dal primo minuto, ma il risultato è sconfortante: il brasiliano dopo 5′ si divora una palla gol clamorosa davanti a Cassano, Di Nardo manca la facile marcatura con un rigore in movimento e non riesce quasi mai a centrare con convinzione la porta. Ma è il gioco di tutta la squadra a preoccupare. Il Padova non riesce a pervenire al tiro nemmeno dalle retrovie, impostando il vecchio gioco della palla alta lunga, con il Piacenza che si difenderà spesse volte in 7 proponendo raddoppi su ogni punta, che nel frattempo sono diventate El Shaarawy (il più attivo e convincente davanti), Ardemagni e Vantaggiato. Proprio quest’ultimo sembra svegliarsi nella ripresa, ma troppo impetuoso e intestardito si impossessa di tutte le punizioni dal limite sprecandole malamente tutte. Come non bastasse, il Piacenza allo scadere cerca di piazzare la terza beffa: Cesar combina una delle sue non chiamando la palla, si scontra con Portin e facorisce il contropiede di Cacia, fortunatamente Cano sventa il colpo che sarebbe stato la pietra tombale sulle ambizioni del Padova. La Fattori e lo stadio non gradiscono lo 0-0 e fischiano. In Sala Stampa Calori stigmatizza i fischi a De Paula, che non aiutano il ragazzo e cerca di giustificare l’infelice scelta di non cambiarlo a fine primo tempo, ma aspettare 8′ minuti garantendo una sonora dose di fischi al ragazzo. Parleranno anche Bovo e Ronaldo, ma nessuno riesce a capacitarsi della situazione assurda che si è venuta a creare. Sabato i risultati non aiutano il Padova che ora si ritrova a 5 punti dai playoff e ad otto dalla zona calda, l’impressione di 3 occasioni perse consecutive in modo quasi grottesco è forte. Parlerà anche De Paula che accetta i fischi patiti, cerca di difendersi e auspica un riscatto immediato. Domenica toccherà a Cestaro tornare ai microfoni, dopo aver preferito disertare la Sala Stampa venerdì e non va per il sottile: vuole i playoff o almeno provarci, non si accontenta di vivacchiare a metà classifica ed esige un inversione di tendenza della squadra e soprattutto delle punte che non riescono più a segnare. Il mister Calori per il momento non è in discussione, però la squadra è ritenuta buona nonostante le mancanze di Di Gennaro, Succi e Vicente.



Uomo della Settimana: Josè Angel Crespo: lo spagnolo è una piccola rivelazione di questo campionato. Macina kilometri instancabilmente sulla fascia senza arrendersi mai. In settimana veniva dato tra gli assenti venerdì, invece il suo stringere i denti lo ha portato a scendere regolarmente in campo e a risultare il migliore della sua squadra, unico sulla sua corsia a fare quel lavoro di spinta che con l’esclusione di Gallozzi è sembrato mancare durante il match con il Piacenza.



Dante Piotto