Gazzettino: Tessera Si o Tessara No? L’appello del Presidente fa discutere

«Avete visto che tutti i tifosi gialloblù hanno la Tessera e quindi vorrei che succedesse così anche a casa nostra». E ancora, rivolto ai supporter biancoscudati: «Dovrebbero copiare quelli del Verona con la Tessera; è una constatazione questa, senza che si arrabbino». Parole, quelle pronunciate venerdì sera da presidente Marcello Cestaro che hanno dato nuovamente il via a un dibattito che per la verità non si è mai interrotto. La famigerata Tessera del tifoso continua così a fare discutere, anche perché in cinque giornate il Padova ha già affrontato due (l’altra è stata il derby con il Cittadella) delle tre gare che potevano favorire un seguito di massa e in cui l’assenza dei ragazzi della Tribuna Fattori, contrari ai nuovi provvedimenti di ordine pubblico, si è fatta sentire maggiormente.
Anche venerdì a Verona, pur senza Tessera, erano circa un centinaio, e come capitato a Genova e Cittadella, hanno fatto la fortuna di un locale vicino allo stadio, in questo caso una pizzeria, in cui si sono recati durante la partita. «Tutto si è svolto senza alcun problema – racconta un portavoce della curva – Siamo stati identificati, ma non è successo nulla. È naturale che si stia soffrendo per questa situazione; per noi la partita per eccellenza è quella in trasferta, ancora più di quella in casa». Quello alla Tessera, però, non è un “no” fermo e inamovibile, ma legato ad alcuni aspetti della stessa che dovrebbe essere modificati: «Premesso che a dispetto di quanto aveva dichiarato due anni fa il ministro Maroni si tratta di uno strumento repressivo, abbiamo già evidenziato a chi di dovere gli aspetti che dovrebbero essere cambiati. Ad esempio non è mai stato applicato il protocollo della scorsa estate tra Osservatorio e società che permetteva l’accesso ai non tesserati negli impianti con due settori ospiti; chi ha inventato la Tessera – questo è il problema – non ha mai frequentato uno stadio».
Il sistema, in ogni caso, ha ancora più di qualche falla: nella tribuna del Bentegodi erano regolarmente presenti alcuni supporter padovani privi di Tessera che avevano acquistato il biglietto via internet e lo stesso, con numeri più importanti, era successo una settimana prima con i sostenitori baresi nella curva ospiti dell’Euganeo. La sicurezza, inoltre, dipende anche dalla cultura sportiva della gente ancora più che dal possesso o meno di una tessera. Se ne sono resi conto alcuni tifosi biancoscudati – famiglie comprese – che sistemati nel settore poltronissime dell’impianto scaligero, hanno passato brutti momenti, subendo insulti e minacce durante l’incontro dai fans avversari, scena che, per amore di verità, si è vista qualche volta pure a Padova. Vittime e carnefici erano tutti tesserati.
Le dichiarazioni di Cestaro, oltre a riaprire le discussioni, hanno creato più di qualche malumore: non le hanno lette volentieri i ragazzi della Fattori, ma ci sono rimasti male pure i trecento-quattrocento tifosi tesserati presenti al Bentegodi per i quali non sono state spese parole. «Ringraziamo il presidente per quello che fa – commenta il presidente dell’Aicb Giorgio Ferretti – ma agli occhi della società gli abbonati e i tesserati risultano quasi invisibili, visto che pure a Cittadella si è parlato solo di chi non c’era e non dei presenti. Anche dentro il nostro organismo, tra l’altro, ci sono molti giovani; non siamo solo tifosi storici o di una certa età».


Fonte | Il Gazzettino