BRESSEO A quarantott’ore dall’esordio ufficiale in campionato contro il Lanciano, il presidente Cestaro si è presentato per la prima volta dall’inizio della nuova stagione ai campi di Bresseo correndo subito negli spogliatoi per tastare il polso alla nuova squadra: «Ho visto un gruppo voglioso di far bene», ha esordito il patron, «e anche i nuovi ragazzi, che conosciamo ancora poco, hanno dimostrato un grande spirito. Da tutti mi aspetto una buona reazione: l’importante sarà scendere in campo con attenzione, senza voler strafare. La calma sarà fondamentale, dobbiamo prendere ancora alcune misure ma mi auguro che al termine della sfida la nostra classifica ci veda a quota un punto». Sassolini nelle scarpe. Ciò significa, contando la penalizzazione, che nella testa del presidente c’è senza ombra di dubbio la vittoria: «I “grandi comandanti” ci hanno inflitto questi due punti», ha esclamato con evidente sarcasmo, «e questo è un altro aspetto che andrà chiarito. Al di là di questa penalizzazione, la storia che ha coinvolto Italiano è fuori dal mondo». Alla prima uscita del campionato ci saranno di certo i 4019 abbonati e i 380 tifosi che sin qui hanno sottoscritto il voucher. Un dato in linea con i numeri dello scorso inizio di stagione: «Voglio sin da ora ringraziare tutti i tifosi, quelli veri, che hanno rinnovato la fiducia a questa squadra e a questa società», ha spiegato Cestaro, «Mi auguro che rispondano come lo scorso anno, incitando la squadra sino alla fine. Pea e Tarozzi stanno lavorando bene, ma ci vorrà anche l’affetto del pubblico perché tutto vada per il meglio». Mercato al rush finale. Con la partenza di Portin, è rimasto vacante il posto di centrale difensivo. Il ds Salvatori si è detto ottimista sul fronte Cionek: le parti si sono avvicinate, ma la trattativa andrà formalizzata entro il 30 agosto, per permettere di poter disporre dei tempi tecnici necessari per il trasferimento internazionale del difensore brasiliano, attualmente in Polonia. «Inserire un altro difensore è necessario», ha chiosato Cestaro, «perché la partenza di Portin ci ha lasciati senza un uomo di qualità dietro. Mi dispiace molto per lui, spero che nel suo paese trovi la possibilità di continuare a giocare. Ora dobbiamo muoverci ma dobbiamo stare attenti a rimanere nel budget. Al momento il presidente di quella squadra lì, come si chiama (lo Jagiellonia, ndr.), pensa che il Padova sia una mucca da mungere: il giocatore vorrebbe venir qui, speriamo che la società si convinca. Al limite potremmo incentivarli mandando loro un pacco di pelati e un po’ di formaggio». Una trattativa, quella con la squadra polacca, che potrebbe subire una repentina accelerazione, così come arenarsi definitivamente. In questo caso, il reparto arretrato del Padova resterà tale: «Non cerchiamo un difensore», ha spiegato Luca Baraldi, «cerchiamo quel difensore. E se la cosa non sarà possibile, rimarremo così come siamo. Lo stesso discorso vale per un centrocampista che teniamo d’occhio: il nome è top secret, la trattativa è molto delicata».
Nuovi soci? Parole, quelle di Baraldi, a volte diverse da quelle di Cestaro: «A parte l’acquisizione di un difensore, non credo ci serva altro», ha infatti sentenziato il patron, «a centrocampo abbiamo giocatori buoni a spingere come a difendere, e in attacco ci fidiamo dei nostri elementi». Raimondi compreso: «Resterà con noi», ha chiuso Baraldi, «è un giocatore su cui puntiamo. Drame, invece, ha bisogno di giocare e gli stiamo cercando una sistemazione, ma è e resterà un patrimonio del Padova. Così come Vicente, per il quale speriamo in una proposta convincente. Qualche richiesta, inoltre, ci è giunta per Osuji: il giocatore ne è stato informato, staremo a vedere cosa accadrà». Ci sono anche altre priorità che alla società interessano molto di più in ottica futura: «Aspettiamo i nuovi soci», ha concluso speranzoso Cestaro, «conto di avere una loro risposta entro tre giorni».
Fonte | Francesco Cocchiglia per Il Mattino di Padova
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