È partito ieri il preannuncio di reclamo del Padova contro la decisione del giudice di sanzionare i biancoscudati con la sconfitta per 0-3. Il tutto è stato affidato all’avvocato bolognese Massimo Diana: «Il preannuncio di reclamo è finalizzato ad avere i documenti, soprattutto la perizia del professor Santini (l’esperto nominato dalla Procura federale, ndr) perchè abbiamo già pronta una serie di motivi di diritto, adesso dobbiamo diventare ancora più forti sul merito della vicenda: capire cosa ha scritto questo ingegnere e cosa ha male interpretato. Nella sua relazione è assodato che c’è un guasto dell’Enel e che c’è un errore del manutentore: su quest’ultimo andiamo a parlarne. Secondo noi il manutentore si è comportato perfettamente in relazione alle circostanze del momento». Subito dopo il fatto proprio l’Enel aveva emesso un comunicato chiamandosi fuori da responsabilità per l’accaduto: «Aveva risposto anche in modo seccato al Padova. Invece è confermato un guasto dell’Enel da Santini». Quel sabato 3 dicembre dopo l’interruzione della gara non erano stati concessi al club biancoscudato come da regolamento i 45 minuti di tempo per risolvere l’eventuale problema tecnico, dato che le società si erano messe d’accordo di proseguire l’incontro il giorno seguente, salvo il dietro front del Torino poche ore più tardi. C’è margine per puntare ancora su quest’aspetto? «È uno dei motivi di diritto su cui faremo leva».
Passando alla tempistica, già oggi nelle mani dell’avvocato Diana dovrebbero arrivare gli atti (perizia di Santini inclusa) su cui sarà preparato il ricorso. Sono quindi previsti sette giorni di tempo per depositare i motivi su cui si basa il reclamo alla Corte di giustizia federale, mentre il Torino ha tre giorni da quando ha ricevuto i motivi per difendersi. A quel punto la palla passerà appunto alla Corte di giustizia che fisserà l’udienza: difficile entro fine mese, più verosimile in aprile. Ancora un flash con l’avvocato Diana sulla sentenza del giudice: una sorpresa per lei? «Non è stata una sorpresa, lo 0-3 era un’ipotesi prospettata. Non c’erano avvisaglie in un senso o nell’altro».
Fonte | Il Gazzettino
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