«Ci siamo trovati in 24 ore con cinque punti in meno di quelli che potevamo avere. Di sicuro non è un buon momento, bisogna reagire, lavorare e credere che siamo una squadra che può fare ancora meglio». Ecco come Rino Foschi fotografa la situazione biancoscudata, alla luce dei tre punti tolti dal giudice per la storia del black out con il Torino e del pareggio incassato nelle battute finali con il Varese quando il successo sembrava ormai in tasca. E la ricetta del direttore sportivo biancoscudato per questo rush finale di campionato è la seguente: «Ci sono undici partite, guardiamone una per volta. Ma dobbiamo ripetere quanto abbiamo fatto l’anno scorso perchè l’organico c’è e siamo compatti».
Prossima tappa, tra una settimana esatta, il derby in trasferta con il Vicenza e a seguire match casalingo con il Crotone: «Due partite importanti perchè ci avviciniamo alla fine. Il derby sapete come è, e Crotone è un match assolutamente da non sbagliare». E continua: «Adesso c’è da preparare bene il derby e sbagliare il meno possibile. Purtroppo la gara di venerdì era stata vinta, e un errore fatale ci ha fatto pareggiare. Sia ben chiaro, il Varese non ha rubato niente, ma abbiamo perso un’occasione importante per la nostra classifica».
E proprio con riguardo all’attuale graduatoria, Foschi si limita a questo commento: «L’avete pur vista. C’è da lavorare e andare avanti. Ci sono undici partite da giocare, tutte sono difficili e il Varese ce l’ha dimostrato. Ma abbiamo le carte in regola per giocarci il nostro campionato».
Tornando a venerdì sera, che effetto le ha fatto dal campo la “panolada” del pubblico? «Una protesta pacifica per un verdetto non gradito dai tifosi». Appunto lo 0-3 per il Torino. E con riferimento a questa vicenda Foschi precisa: «Lo scriva a caratteri cubitali, sono più che convinto che questi tre punti appartengano alla nostra classifica e non a quella del Torino. E non metto assolutamente la parola fine, credo nella giustizia sportiva».
Il Padova, come noto, ha già inoltrato preannuncio di reclamo alla Corte di giustizia federale. Lei che è a stretto contatto giornaliero con Dal Canto, come sta vivendo questo periodo? «Come è sempre stato, tranquillo. Lavora bene, ha lo spogliatoio in mano, i ragazzi lo seguono. Sono molto contento di Dal Canto: è un giovane, ma nell’anno solare ha fatto una media punti da promozione diretta. Lo vedo motivato, convinto».
Cacia è tornato a giocare con continuità, ma non appare ancora al top, questa è almeno la sensazione dalla tribuna: «È in ripresa ed è un giocatore che fa la differenza quando sta bene bene, perchè sappiamo le qualità che ha. Di sicuro ci aspettiamo da lui qualcosa di più».
Tornando a Dal Canto, ha un altro anno di contratto con il Padova. Circola comunque voce che il presidente Cellino del Cagliari gli abbia messo gli occhi addosso: «Ho letto sui giornali. Cellino segue sempre i giovani che fanno bene, potrebbe essere. Ma Dal Canto ha sempre detto di stare bene qui e che vorrebbe fare la serie A con il Padova». E anche con Foschi? «Magari, avrei piacere anch’io».
Fonte | Il Gazzettino
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