PADOVA Ha lasciato un po’ interdetti i tifosi del Padova l’ultima decisione del giudice sportivo in tema di multe. Chi c’era venerdì a Castellammare ma anche chi ha visto la partita in tv non può non aver notato lo spettacolare colpo d’occhio della curva di casa. Fumogeni, bengala, il rumore ritmato dei tamburi a scandire i cori e qualche petardo esploso. Per chi ama il tifo colorato non c’è niente di meglio, peccato però che negli ultimi tempi in materia di giustizia sportiva si sia fatta sempre più pressante la norma che vieta accensioni di fumogeni, petardi e tamburi negli stadi. Ne sa qualcosa il Padova che spesso ha dovuto pagare fior di multe anche solo per qualche botto. Ecco perché ci si aspettava una sanzione cospicua nei confronti della Juve Stabia (già piuttosto stangata, a onor del vero, in questa stagione), invece il giudice Valente, ieri, ha concesso l’amnistia, non solo alle Vespe, ma anche a Reggina, Crotone, Pescara e Samp in quanto «nei confronti delle società nominate ricorrono congiuntamente le circostanza di cui all’art 13 con efficacia esimente». In pratica queste società avrebbero fatto di tutto, cooperando anche con le forze dell’ordine, per prevenire tali episodi. E per questo vanno perdonate. Anche a Viale Rocco sono un po’ perplessi, sebbene il dg Sottovia spieghi: «Anche noi ci applichiamo con “efficacia esimente”, ma la differenza in questo caso la fa lo scoppio dei petardi, se vanno in campo o restano negli spalti». Cavilli insomma. Intanto il giudice ha squalificato per un turno Legati, espulso venerdì. Il difensore va anche in diffida essendo stato ammonito prima del rosso diretto. Diffidato anche Donati. Resta un mistero, intanto, la data della pronuncia della Corte di Giustizia sul blackout di Padova-Torino. La decisione è attesa per domani o venerdì ma il verdetto potrebbe slittare ancora.
Fonte | Stefano Volpe per Il Mattino di Padova
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