Qui Verona, Mandorlini:“Ormai la promozione diretta è andata” Martinelli inibito:”Sono deluso”

Il Verona spreca il matchball contro l’ultima in classifica e non approfitta per rientrare in corsa per i primi due posti. Mandorlini è deluso, nello spogliatoio dice, c’è tanta amarezza. “Perché abbiamo creato tantissimo, ce l’abbiamo messa tutta ma la palla non è voluta entrare. Peccato, non so che dire, bisogna essere anche fatalisti, si vede che doveva andare così”.
Si chiude la porta principale e se ne apre un’altra, per noi inizia un altro campionato. Adesso facciamo più punti possibili per ripartire dalla posizione migliore”. Il mister gialloblù non lo dice a chiare lettere, ma lo fa capire, il senso è chiaro: addio promozione diretta, puntare sui play off. “ Il calcio è bello anche per questo, lo sport più bello del mondo perché nulla è mai scontato, può succedere sempre di tutto. Lo abbiamo visto anche con il City di Mancini”.
Il Verona con l’Albinoleffe però non ha raddrizzato il match, nonostante il numero incredibile di occasioni nella ripresa. Peccato, certo che se l’Hellas avesse giocato a tutta anche il primo tempo… “Siamo partiti un po’ così”, dice l’allenatore, “poi abbiamo pure preso il gol e lì è stato come prender un cazzotto in faccia, ma avevamo ancora un tempo e mezzo da giocare, nulla era compromesso”.
E nel secondo tempo, è vero, l’Hellas ha assediato la porta di Tomasig, il mister ha dato la scossa, ma non c’è stato nulla da fare. “Una traversa nel recupero, tante palle ribattute, tante parate e un rigore negato su Gomez. Quest’anno di sicuro non ci hanno regalato niente. Ora dobbiamo concentrarci sul futuro e cercare di arrivare in fondo al campionato raccogliendo il massimo per metterci in una posizione agevole”.
Se D’Alessandro fosse entrato prima? “Eh, facile dirlo adesso, ma rischiavamo di essere troppo sbilanciati in avanti, i cambi quest’anno ci hanno dato tanto, fino alla fine ci abbiamo provato e siamo stati pericolosi, la palla non è entrata”.
Rimane allora l’immagine di Mandorlini nel primo tempo: sconsolato che guarda a terra e passeggia a passi lunghi scuotendo la testa con le braccia a penzoloni. Un modo per scaricare. Prima del gol di Gomez, il mister gialloblù era spesso così: contro l’Albinoleffe l’Hellas non ha punto, peggio, all’inizio ha pure subito. Eh sì che il fattore campo questa volta deve essere stato ininfluente: si sentiva solo il tifo veronese, in 4mila hanno cantato dall’inizio alla fine. “Volevamo vincere anche per loro dice il mister (e quasi si commuove), se lo meritavano, incredibili, ci hanno sospinto dall’inizio alla fine senza sosta, davvero un pubblico pazzesco, grandissimo”. E l’Albinoleffe, retrocesso da una vita, che non ha concesso niente. “Loro hanno fatto quello che dovevano fare, alla fine poco a ben guardare. Un traversone, un tiro, un contropiede e quel gol arrivato un po’ così, non l’ho ancora visto bene. Quante occasioni però, era destino, nonlo so”. Perso (o quasi…) il treno della promozione diretta ora l’Hellas deve ripartire da un “nuovo campionato”. E la squadra è un po’ stanca, alcuni giocatori a centrocampo in particolare. “Devono recuperare un po’, vero, vedremo. Ora dobbiamo valutare bene e con molto equilibrio cosa fare”. Abbate l’equilibrio lo ha un po’ perso. “Sì, ha perso la pazienza, bisogna stare attenti, c’era un po’ troppo nervosismo alla fine”.


Il Presidente del Verona Giovanni Martinelli è stato inibito fino al 31 luglio ‘per espressioni gravemente irriguardose rivolte alla terna arbitrale negli spogliatoi e per aver colpito ripetutamente e danneggiato gli infissi di alcuni locali dello stadio di Bergamo’, così come recita il comunicato della Lega. Al quotidiano ‘L’Arena’, il Patron degli scaligeri spiega le sue ragioni: ”Sono stufo, deluso, affranto, ma vado avanti. Lo faccio per il Verona e per i veronesi. Anche a Bergamo abbiamo subito tanti torti arbitrali, il loro gol era irregolare e c’era un rigore per noi, in mezzo a tanti altri strafalcioni. A fine gara poi mi sono sfogato per chiedere spiegazioni e sono stato inibito”. L’obiettivo dell’Hellas, a questo punto, sono i playoff: ”Si, l’obiettivo è quello, ma sono convinto che i ragazzi possano ancora regalare soddisfazioni, non li vedo stanchi, ma ancora in salute. Io voglio andare in Serie A subito, ma se non ce la faremo ci riproveremo il prossimo anno, lo voglio soprattutto per i nostri tifosi che meritano grandi palcoscenici”. Proprio per questo, Martinelli non sarà più solo al comando della società: ”Spero di chiudere l’accordo con Setti entro giugno e tranquillizzo tutti che lui, anche se non è veronese, ha tanto entusiasmo e ha voglia di condividere un progetto importante con noi. Sono queste persone di cui abbiamo bisogno”.


Il Verona con ogni probabilità saluterà a fine stagione l’attuale Direttore Sportivo Mauro Gibellini, che non va molto d’accordo con il mister Andrea Mandorlini. Per la sua sostituzione si fa molto concreta la pista che porta a Sean Sogliano, ex DS di Varese e Palermo, cercato anche dal Genoa. Proprio dal club ligure, Sogliano aspetta una risposta, che però tarda ad arrivare, visto che anche Lo Monaco è un nome forte per il Presidente Preziosi. A questo punto, il club scaligero potrebbe sorpassare i rossoblù nella corsa a Sogliano e portare a casa un dirigente che ha fatto ottime cose soltanto un anno fa proprio a Varese.
Fonte | L’Arena di Verona | SerieBnews.com