
PADOVA Nuova pesantissima sanzione del giudice sportivo, che ha punito ieri il Padova con 10mila euro di multa, dopo la gara pareggiata sabato all’Euganeo contro l’Empoli, per «avere i suoi sostenitori- si legge nel comunicato- nel corso della gara levato cori di discriminazione razziale all’indirizzo di un calciatore avversario». Un’altra ammenda salatissima che ha mandato su tutte le furie la società di Viale Rocco, la quale, a differenza delle ultime occasioni, non punta l’indice verso i propri tifosi ma si scaglia contro una sanzione, a loro modo di vedere, ingiusta. Perché? Riepiloghiamo l’accaduto. I fatti. Siamo nel primo tempo, il Padova è passato in svantaggio a freddo e fatica a reagire, l’Euganeo è mezzo vuoto ma già spazientito. L’Empoli non aspettava altro, si arrocca in difesa, prova a ripartire e quando ha l’occasione buona cerca di perdere tempo. Già nella prima mezz’ora per due volte i giocatori toscani sono rimasti a terra inducendo i compagni a gettare il pallone a lato secondo le fantomatiche regole del fair play. L’ira dei tifosi biancoscudati si scatena definitivamente al 33’. Gli ospiti attaccano ma perdono palla con Zè Eduardo sulla trequarti. Il Padova può partire in contropiede, ma il colored brasiliano rimane a terra dimenando gambe e braccia. I biancoscudati continuano ad attaccare, nonostante gli avversari chiedano di fermare il gioco, finchè non è l’arbitro Di Bello (che secondo regolamento è tenuto a interrompere un’azione solamente se lo ritenga indispensabile per scongiurare seri rischi alla salute di un giocatore) a fischiare per permettere ai sanitari di soccorrere Zè Eduardo. Il giovane (classe ’91 arrivato in azzurro a gennaio in prestito dal Parma) si rialza in un minuto e viene accompagnato fuori dal campo, salvo rientrarvi a breve senza alcun problema, tanto da continuare agevolmente la sfida. Da quel momento in poi il mediano, ad ogni tocco di palla, è vittima di fischi e “buh” dell’intero Euganeo (particolarmente scatenata la Tribuna Ovest), irritato dall’atteggiamento, parso piuttosto antisportivo, tenuto dal giocatore. Le reazioni. Già nel dopo partita qualcuno aveva interpretato fischi e ululati come razzisti, compreso lo stesso Zè Eudardo che nella serata di sabato si è sfogato, in portoghese, sul proprio profilo Twitter: «Guardate sempre i sostenitori avversari- si legge- fanno attacchi razzisti contro giocatori e atleti neri, è successo a me. Molto brutto». Ma non è il solo, il brasiliano, ad aver interpretato la contestazione come razzista. Il giudice sportivo, letti i verbali arrivati da quaterna arbitrale e commissari vari, decide per la multa salatissima di 10mila euro. E in Viale Rocco non la prendono affatto bene. «E’ una vergogna assoluta- ha tuonato ieri il direttore generale Gianluca Sottovia- Si era capito benissimo che non erano fischi razzisti. L’Empoli continuava a perdere tempo e Zè Eduardo aveva simulato già un paio di volte prima dell’episodio incriminato, accaduto dopo la mezz’ora del primo tempo. Ci fossero stati veramente intenti di discriminazione razziale, sarebbero cominciati dal primo minuto, invece fino a quel momento non era successo niente. Dispiace che chi ha fatto rapporto al giudice sportivo non sia riuscito a fare questa distinzione». Presenterete ricorso? «Stiamo valutando. Purtroppo in questi casi le possibilità di successo sono minime. Domani (stamattina ndr) ci arrivano gli atti e li studieremo». Il conto sale. Intanto aumenta in maniera vertiginosa il salasso comminato dal giudice sportivo da inizio stagione. Il bilancio totale delle sanzioni inflitte al club biancoscudato ha raggiunto quota 39.750 euro. Soltanto la Nocerina ha pagato di più (45.250). E dire che prima del derby contro il Verona il Padova era sesto in questa speciale graduatoria. In appena tre settimane, però, l’auspicato balzo in classifica si è registrato, ahinoi, solo dal punto di vista disciplinare e non sportivo. Intanto il giudice ha squalificato Cutolo che non sarà disponibile, dopo la sosta, contro l’Albinoleffe.
Fonte | Stefano Volpe per Il Mattino di Padova
Un commento
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Ho letto di tutto e non sono daccordo su quasi niente. Non è possibile che ogni qual volta la squadra si trova in difficoltà o non fa una gara decente, tutti si buttino a capofitto per disprezzare. E’ vero, la partita non è stata un granchè, sicuramente si poteva fare di meglio, il potenziale c’è, ma purtroppo qualcosa che non funziona ci devve essere per forza, e questo qualcosa, va individuato per rimanere in zona play/off. La gara l’ho vista in diretta alla tv,non bella come gia detto, ma difronte c’era una squadra che aveva troppo da difendere e purtroppo, come si sa, in queste occasioni poco ti viene concesso ed il gioco diventa più complesso che mai. I giocatori diventano nervosi, sbagliano i passaggi e non sempre trovano la soluzione migliore, per cui, mancando la lucidità gli errori aumentano, e così una buona squadra, sembra diventata improvvisamente una squadra di brocchi.
Ma non è così, il potenziale c’è, la società anche e la volontà di provarci pure. A mio avviso c’è qualcosa da stare attenti in questo periodo dell’anno, perchè, puntualmente da qualche anno, sempre dopo la pausa invernale subentra un forte calo di concentrazione e a mio modesto avviso l’attenzione va tenuta alta proprio in questa cosa. Quello che non è stato bello da vedere è stato il comportamento degli avversari durante la gara, è che dopo essere andati in vantaggio (non per loro merito) spesso rallentavano platealmente il gioco. In special modo quando noi ci portavamo in zona area avversaria, facendo aumentare ancor di più il nervosismo ai giocatori e al pubblico in tribuna.
I giocatori professionisti non si comportano così, daccordo che fanno l’interesse della loro squadra, ma il metro per misurare l’onestà di un professionista è fatto di tutt’altra stoffa.
La tifoseria, poi, deve imparare a comportarsi in modo più corretto, facendo quello che ha fatto ieri dalle tribune, continua a fare molto danno alla società, come poi si è visto. Allo stadio dobbiamo andare muniti di pazienza e pieni di orgoglio per la nostra squadra e continuare dagli spalti a tifare a più non posso per incorraggiarla a fare meglio e di più. Sono certo che se questo venisse applicato, noi tifosi oltre ad avere qualche soddisfazione in più, trasmetteremo più serenità a tutto l’ambiente.
Come si sa, la tifoseria allo stadio non è mai tutta di un’idea, c’è chi la pensa in un modo chi nell’altro, ci sono i tifosi correttti e gli scalmanati, quelli affezionati e quelli di circostanza.
Alla tifoseria vera, a quella che ama la squadra faccio appello a sostenere la squadra nel bene e nel male.
Non mi aggiungo con altro di più, se non augurando un grande in bocca al lupo per le prossime gare.
FORZA PADOVA!!!!!!!!!!!!!