I punti persi con le ultime della classe pesano sempre di più nella classifica del Padova. Questo il verdetto dei numeri che condannano il cammino al rallentatore con le formazioni sulla carta meno attrezzate e che spiegano il divario in questa fase piuttosto ampio con il treno promozione diretta. Uno spunto interessante per Alessandro Dal Canto, chiamato a trovare la ricetta mentale, in termini di motivazioni e concentrazione, e tecnico-tattica per scardinare i fortini innalzati dalle compagini impegnate nella lotta salvezza.
Per arrivare a simili conclusioni abbiamo confrontato i risultati finora ottenuti dal Padova e dalle quattro squadre che lo precedono in classifica con le formazioni che – finisse ora il campionato – sarebbero retrocesse in Prima Divisione o impegnate nei play out e l’esito dell’analisi è impietoso. Contro queste avversarie Italiano e colleghi hanno conquistato infatti 8 punti sui 18 disponibili, vincendo due volte, sempre in trasferta (Ascoli ed Empoli), perdendo in casa di Albinoleffe e Gubbio e non andando oltre il pareggio all’Euganeo con Nocerina ed Empoli. Un altro dato interessante fa pensare a un approccio non adeguato a questo tipo di impegni da parte del Padova. Cinque volte su sei la squadra avversaria ha segnato per prima e solo a Empoli il risultato è stato poi ribaltato, mentre con la Nocerina e sabato scorso la rimonta è stata parziale. Torino, Sassuolo, Pescara e Verona contro le ultime della classe hanno finora sommato 27 partite e solo una di queste (Gubbio-Torino 1-0) ha visto prevalere la formazione sulla carta più debole. Questo il cammino squadra per squadra.
PESCARA – Per gli abruzzesi 19 punti in 7 partite: due vittorie con l’Empoli, successo in casa e pari esterno con l’Albinoleffe e tre punti nelle sfide di andata con Nocerina, Gubbio e Ascoli. Due punti persi sui 21 in palio.
SASSUOLO – Numeri simili per la formazione di Pea che però ha giocato con le ultime una gara in meno. Il bilancio è di cinque vittorie (due con la Nocerina, una con Albinoleffe, Ascoli e Gubbio) e un unico pareggio con l’Empoli. Totale 16 punti su 18 in palio.
VERONA – Imbattuti pure i gialloblù che nei sette incontri giocati hanno collezionato 17 punti con due pareggi (Nocerina e Gubbio) e cinque affermazioni a spese di Ascoli (6 punti), Albinoleffe, Gubbio ed Empoli.
TORINO – Come sopra riferito, una volta i granata hanno steccato, ma nelle altre sei partite hanno conquistato 16 punti con doppi successi a spese di Ascoli e Nocerina, una vittoria all’andata con l’Empoli e un pareggio con l’Albinoleffe.
In conclusione, la matematica dice che il Padova, rispetto alle concorrenti, ha perso un numero di punti che varia da 8 a 11 nelle partite con le ultime della classe, giocandone però una in meno. Il dato, controbilanciato da un buon andamento negli scontri diretti già a suo tempo sottolineato, lascia inevitabilmente un po’ di amaro in bocca, ma non manca il tempo per rimediare.
Fonte | Andrea Miola per Il Gazzettino
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