ROMA L’estate rovente del calcio inizia oggi a Roma. Nell’ex Ostello della Gioventù del Foro Italico ha preso il via il tanto atteso processo sportivo al Calcioscommesse. Il secondo, se si considera quello dello scorso anno, e sono ben 61 tesserati e 22 i club di cui la Commissione disciplinare dovrà valuterne la posizioni. Comprese società di serie A come Atalanta, Siena e Novara (retrocesso però sul campo al termine di questa stagione). Il club toscano risponde in questo processo soltanto per responsabilità oggettiva sull’attività illecita del proprio tesserato Filippo Carobbio, così come lo Spezia, neopromosso in Serie B, ultimo club in cui il giocatore ha militato. Gli sviluppi di questi giorni emersi dalla Procura di Cremona e quindi le posizioni del presidente Massimo Mezzaroma e dell’allora tecnico Antonio Conte, su tutti, saranno al centro dell’attività inquirente del Procuratore federale Stefano Palazzi solo in un secondo momento: quando l’inchiesta sportiva coinvolgerà principalmente anche altri club di Serie A (Lazio, Genoa, Chievo, Lecce). Solo allora i bianconeri toscani, così come i giallorossi salentini, rischieranno di essere accusati di responsabilità diretta nelle presunte combine. Dal processo che inizia oggi rischia già l’Atalanta, tirata in ballo nuovamente dall’ex capitano Cristiano Doni a cui Palazzi contesta l’associazione finalizzata alla commissione di illeciti. E trema mezza serie B: coinvolte Sampdoria, Grosseto, Albinoleffe, Ascoli, Modena, Pescara, Reggina, Empoli, Livorno e Padova.
Fonte | Il Mattino di Padova
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