PADOVA – Massimo Zanetti, titolare del noto marchio di caffè Segafredo, stando a quanto riportato dal Corriere del veneto, starebbe pensando di entrare nel Calcio Padova e di affiancare alla guida del club Marcello Cestaro con una robusta quota di minoranza e con una sponsorizzazione di primo piano. La notizia, già trapelata dopo l’ingresso di Luca Baraldi nel club biancoscudato come assistente personale del presidente Marcello Cestaro, verrebbe adesso confermata in ambienti trevigiani vicini all’imprenditore di Villorba. Si parla di un investimento di 4 milioni di euro, una trattativa però complessa e piena di ostacoli.
Zanetti, titolare del 21% del pacchetto azionario del Bologna Calcio (dall’iniziale 37% assunto in sede di ingresso sulla scena), circa due mesi fa ha tentato di riprendere possesso del club emiliano, tentativo infruttuoso, tanto che l’imprenditore trevigiano, che non si accontenta certo di un ruolo di secondo piano nel mondo del calcio, ha incaricato Luca Baraldi di stilare la “due diligence” del Calcio Padova per valutare lo stato finanziario del club. I primi riscontri sono stati interlocutori. Gli sviluppi che portarono all’uscita dello stesso Baraldi dal Bologna e all’investitura nel ruolo di presidente da parte dell’attuale numero uno rossoblù Albino Guaraldi hanno creato una situazione non congeniale alle ambizioni di Zanetti. Guaraldi e Zanetti si incontreranno sabato alla serata finale del Festival di Sanremo, invitati entrambi da Gianni Morandi, con cui entrambi hanno mantenuto ottimi rapporti. Sarà il primo contatto dopo un lungo silenzio fra i due.
Baraldi ora sta preparando un piano industriale per il Padova: «Quando Zanetti ha detto che non avrebbe mai investito nel mondo del calcio senza di me – ha spiegato Baraldi nel giorno della sua presentazione ufficiale – sono rimasto orgoglioso di questo attestato di stima. Tecnicamente al momento non potrebbe entrare nel Padova, ma in futuro farò di tutto perché diventi almeno sponsor, visto che non è in contrasto col Famila». Il re del caffè è già partner commerciale di Cestaro con la Segafredo nelle catene Emisfero e Famila. Tecnicamente, come ha ricordato Baraldi nel giorno della sua presentazione ufficiale, Zanetti per entrare nel Padova deve obbligatoriamente cedere la sua quota nel Bologna ed è proprio questo l’ostacolo principale alla fumata bianca. Trovare uno o più imprenditori disponibili a rilevarne le quote è un’impresa molto complicata, mentre la due diligence di cui si sta occupando Baraldi verrà completata entro la seconda metà del mese di marzo. La trattativa, per ora, viaggia com’è normale che sia sottotraccia. Cestaro da tempo cerca un socio forte che gli permetta un graduale disimpegno (ma non una completa uscita di scena) dalla guida del club, dopo anni di investimenti massicci, Mediobanca svolge anche in questo caso un ruolo di mediazione finanziaria e Baraldi è da considerarsi un vero e proprio grimaldello di Zanetti per il suo possibile futuro ingresso che comporterebbe l’uscita dal Bologna Calcio. La volontà di Cestaro sembra essere quella di farsi affiancare da un socio forte che ne permetta un graduale disimpegno, soprattutto per motivi di età, ma anche per via dell’impegno economico sempre più gravoso richiesto da quando è presidente del Calcio Padova. Non resta che attendere gli sviluppi di questa importante trattativa che può cambiare, probabilmente in meglio, il futuro del Calcio Padova.
Fonte | Dimitri Canello per Corriere del Veneto
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