PADOVA A volte ritornano e non stiamo parlando soltanto di Fabrizio Salvatori. C’è un altro “ex” che reciterà un ruolo da protagonista nel nuovo corso biancoscudato. Si tratta di Andrea Tarozzi, il quale, come la stagione appena conclusa nel Sassuolo, sarà il vice di Fulvio Pea. A salutarlo con grande affetto e un pizzico di nostalgia (della serie “quando eravamo giovani”) Barbara Carron e Marcello Cestaro. Proprio Tarozzi nel 2004 fu uno dei primi grandi “colpi” di mercato del cavaliere, su consiglio del tecnico Renzo Ulivieri che lo aveva allenato in serie A a Bologna. Due stagioni, coronate da cocenti delusioni primaverili, per il difensore emiliano con la maglia biancoscudata, abbandonata solo nel 2006 per sposare la causa del Sassuolo. In neroverde Tarozzi concluse la carriera giocando altri due anni, prima di diventare team manager fino alla scorsa stagione quando cominciò a sedersi in panchina al fianco di Pea. «Essere tornato dopo sei anni è davvero molto bello», ha confidato ieri con un filo d’emozione. «Le parole che sono state spese per dare il via a questo progetto mi hanno emozionato. Ho tanta voglia di iniziare il lavoro sul campo per dare il mio contributo». E c’è da credergli se è vero che ha accettato di lasciare quella che era diventata la sua seconda casa per seguire l’ambiziosa carriera di Pea: «Non avevo mai incontrato un allenatore bravo come lui», ha sottolineato. «Nel lavoro sul campo è fenomenale e il suo segreto credo sia proprio quello di non essere mai stato calciatore e aver avuto quindi la possibilità di studiare da tecnico fin da giovanissimo».
Fonte | Stefano Volpe per Il Mattino di Padova
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