Mattia Grassani commenta la sentenza del Tnas che ha riguardato Vincenzo Italiano dopo la condanna in primo e secondo grado comminata da Commissione disciplinare e Corte di Giustizia federale all’ex capitano. Come noto a Italiano è stata derubricata l’accusa di tentato illecito in semplice condotta sleale, con una forte riduzione della squalifica comminata in primo e in secondo grado dalla Giustizia Sportiva, passata da 3 anni a 9 mesi. L’avvocato bolognese incassa un altro importantissimo successo d’immagine e anche nella sostanza dei fatti, perché restituisce due preziosi punti in classifica al Padova confermando di avere una marcia in più in merito all’interpretazione del diritto sportivo e alla difesa di atleti e società coinvolti a vario titolo nel calcioscommesse.
Avvocato Grassani, per lei l’ennesimo successo di questo periodo. Leggendo a prima vista la sentenza, si aspettava un’assoluzione piena di Vincenzo Italiano, o si ritiene comunque soddisfatto di quanto deciso dal Tnas con la riduzione e la cancellazione dei punti di penalizzazione del Padova?
“Credo sia un successo di assoluto rilievo, perché cancella l’ombra infamante dell’illecito sportivo da Vincenzo Italiano, da tre anni originari ai soli nove mesi che scadranno fra poco più di 30 giorni. Sono stati restituiti, oltre all’onore e alla dignità del calciatore, anche due punti al Calcio Padova. Non era facile ottenere questo risultato, perché si tratta della prima decisione del Tnas relativa a questo calcioscommesse che cancella interamente la penalizzazione comminata a una società”.
Vedendo quello che sta accadendo in queste settimane con continue rivisitazioni delle sentenze in terzo grado, si può affermare che la Giustizia sportiva così com’è è da riformare?
“Sui tempi di celebrazione dei due gradi di giudizio interni alla Figc e sulle garanzie del diritto di difesa sicuramente sì. Non sarà un caso che condanne pesantissime, confermate fino alla Corte di Giustizia Federale come quella di Italiano, si siano sciolte come neve al sole al Tnas”
Qual è stata la carta vincente che ha reso possibile la derubricazione dell’accusa e della condanna di tentato illecito in una semplice condotta antisportiva?
” La verità dei fatti, la forza dell’onestà e la pulizia del giocatore e della società hanno rappresentato la nostra motivazione principale, quella per cui non ci saremmo fermati di fronte a niente e a nessuno. Non si poteva condannare all’ergastolo sportivo un giocatore e penalizzare un club virtuoso come il Calcio Padova per sentito dire, sulla base di testimoni che venivano contraddetti clamorosamente. Il tempo è stato galantuomo su questo aspetto e il Tnas ci ha dato pienamente ragione”
Ha sentito Italiano? Come ha preso Vincenzo la sentenza dopo 9 mesi di calvario?
“Sì, ovviamente, il primo a cui l’ho detto è stato lui. Mentre gli stavo comunicando l’esito, al telefono, mi ha detto che gli tremavano le gambe. Poi ha urlato a squarciagola in segno di gioia. Ho sentito anche il presidente Cestaro, il quale, da grande uomo qual è, era felicissimo per Italiano. Credeva fermamente nell’estraneità dall’illecito sportivo del capitano, oltre che per il Padova ovviamente”.
Secondo lei è più significativo questo successo oppure il ribaltamento dello 0-3 a tavolino di Padova-Torino?
“Guardi, dal Padova ho ricevuto due incarichi professionali in vita mia. Il primo è quello che lei ha appena ricordato, il secondo è questo di Italiano. A consuntivo, a seguito delle attività e delle difese svolte, il Padova si è visto restituire complessivamente 5 punti. Dico con un pizzico di vanità che non so quanti attaccanti siano in grado di produrre un risultato del genere”
Dal punto di vista prettamente giuridico ritiene che il suo più grande successo sia quello di aver evitato la retrocessione del Grosseto l’estate scorsa?
“Non sono solito operare classifiche di merito o di gradimento delle difese che ho assunto nel corso degli anni di attività. Certo è che, rimanendo ai giorni nostri e al calcioscommesse, la delicatezza della questione dibattuta, gli interessi in palio nel caso Grosseto erano enormi ma anche la difesa del Napoli, con i due punti restituiti per il caso Gianello, che hanno rimesso in corsa la società di Aurelio De Laurentiis non sono da trascurare. In ogni caso, l’attesa spasmodica che si era creata anche attorno al verdetto sul ricorso di Italiano e del Padova rendono davvero molto gratificante l’esito finale di questa cavalcata vincente.”
Fonte | PadovaGoal.it
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