Alex Calderoni si allena a Coverciano e vive da vicino, coi suoi numerosi colleghi, il caso-caos legato alla Lega Pro ed alla legge sui giovani. “Ci stiamo allenando a Coverciano, tutto qui, non si sta muovendo niente -spiega in esclusiva a Tuttomercatoweb.com-. Aspettiamo che venga fuori qualcosa a riguardo tra un po’: a parte la Lega Pro, dove le società pensano ai giovani, in A e B ci sono prima da piazzare gli esuberi”.
I nomi importanti, tra voi, non mancano.
“In questo gruppo fatto di ragazzi svincolati, ci sono anche tanti calciatori che fino a ieri giocavano anche in A e B”.
La legge sull’obbligo dei giovani, però, limita fortemente voi ‘over 25′ per la Lega Pro. Per questo è stato anche organizzato uno sciopero per il 25 agosto.
“Purtroppo, ancora per un anno o due, sarà dura cambiare le cose: in Lega Pro, non essendoci retrocessioni, le società penseranno ai contributi. Chi punta a vincere prenderà buoni giocatori, ma chi non ha obiettivi non ha interesse a spendere e penserà solo ai contributi e prende solo classe ’93 e ’94″.
Addio qualità, addio bel calcio.
“E’ una legge che ammazza il calcio: toglie la qualità, ieri abbiamo vinto noi contro il San Marino ma giocavano contro una ‘mezza Primavera’ al di là di pochi giocatori. Hanno ammazzato la qualità e lo spettacolo, però non voglio fare polemiche: voglio solo sensibilizzare soltanto il fatto che alcuni calciatori che fino a 25 anni non hanno avuto possibilità ad alti livelli ma che hanno costruito la propria carriera in Lega Pro e che vedono spezzata la propria carriera… E’ una cosa che deve far riflettere, non sta a me far polemiche o altro: mi dispiace, per come l’ho vissuta io che son stato svincolato negli ultimi anni prima di andare a Cesena e Padova. A Coverciano prima si vedevano calciatori a fine carriera, ora venticinquenni che per colpa di queste leggi non trovano squadra. Qualcuno dovrebbe pensarci…”.
Chiudiamo col suo futuro.
“Ho parlato con qualche squadra di Lega Pro che poteva essere ripescata: ho parlato col Cesena, col Padova ai tempi di Cestaro, ma poi è cambiata società ed ora aspetto. Spero venga fuori qualcosa, fisicamente sto bene, mi basta restare nel mondo del calcio. Non guardo ingaggi o soldi, voglio solo continuare a giocare o a fare la chioccia come ho fatto a Silvestri e, un giorno, iniziare a fare l’allenatore dei portieri”.
Fonte | Marco Contento per Tuttomercatoweb
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