PADOVA (…) Uno dei club più giovani ma allo stesso tempo più attivi nel panorama del tifo organizzato biancoscudato: gli Intrepidi di Brugine. Un gruppo che ha dovuto lottare fin dalla propria nascita per emergere, sfidando anche la sorte con l’inaugurazione fissata la settimana dopo la sconfitta più pensate della storia recente del Padova: lo 0-6 contro il Pescara di aprile 2012. Eppure quel giorno i tifosi mostrarono uno strenuo attaccamento alla maglia, accogliendo al meglio dirigenti e giocatori e non lasciando cadere nel vuoto la promessa di essere sempre (o quasi) presenti. Il club non è numerosissimo (una trentina di iscritti), ma al suo attivo ha già diverse trasferte, tra cui Livorno e Bari. Particolare il nome, ereditato dal gruppo musicale di uno dei soci fondatori, che si può leggere in due modi, Intrepidi e In3Pd. «Quest’ultima lettura», spiega il presidente Nicola Varotto, «era dedicata ai tre personaggi-cardine, secondo noi, della società biancoscudata: Cestaro, Carron e Sottovia. Ma anche adesso che la dirigenza è cambiata, mi piace ricordarlo». La storia come punto di riferimento per il club, che in una stanza della sua sede (la trattoria “Al Bosco” di Brugine) nelle occasioni più importanti sfodera una speciale galleria, appendendo le pagine del “mattino” che hanno raccontato i successi (e anche le delusioni) più o meno recenti del Padova, oltre ad una teca preziosissima che conserva i biglietti d’ingresso delle partite all’Appiani. Nell’estate 2012 gli Intrepidi (tra le cui fila spicca anche la candidata miss serie B, Andrea Paola Canato) si sono resi protagonisti della raccolta firme per promuovere il rinnovo del contratto a Cuffa, petizione che ha raccolto quasi mille adesioni e che alla fine è servita. E in futuro cosa aspettarci? «Di sicuro un gran tifo», continua Varotto. «Noi ci sistemiamo in Tribuna Est, da dove proviamo a coinvolgere i nostri vicini a seguire i cori della “Fattori”. Speriamo di poter riproporre a breve una coreografia come quella che facemmo lo scorso anno con il cuore biancoscudato». Alla società cosa chiedere? «Due cose: rinforzi a gennaio e l’allestimento di un punto-vendita di biglietti a Brugine o dintorni. Ogni volta per acquistare il tagliando ci tocca andare fino a Montà».
Fonte | Stefano Volpe per Il Mattino
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