Luca Baraldi, assistente personale del presidente Marcello Cestaro, ha partecipato nella serata di ieri per la prima volta da quando è a Padova ad una trasmissione televisiva negli studi di Telecittà durante Padova Goal. Ecco la sua intervista:
Il saluto ai tifosi – “Innanzitutto colgo l’occasione per salutare tutti i tifosi del Padova, vista che è la mia prima presenza in pubblico a una trasmissione televisiva da queste parti. Ammiro i tifosi padovani: sono sempre stati vicino alla squadra, anche in una stagione sfortunata come questa. Sono entrato nel Padova nella scorsa stagione, in punta di piedi: non volevo interferire con il lavoro di nessuno, in qualsiasi caso. Con Foschi il rapporto è stato ottimo fin da subito, anche perché ci conosciamo da oltre 20 anni. Con lui ci siamo divisi i compiti: non sono mai entrato nello spogliatoio, era giusto così fino ad oggi. Lui è stato molto chiaro sin dall’inizio su questo fronte e lo ringrazio. Non ho mai interferito con le sue decisioni. Sia che avessimo ottenuto la promozione, sia che le cose fossero andate male, io non avrei avuto alcun ruolo. La gestione tecnica toccava ad altri”
Calcioscommesse e Italiano – “Sicuramente faremo ricorso, Cestaro ha già parlato e non mi sento di aggiungere molto altro. Domani ci incontreremo per preparare e definire la linea del ricorso, che deve essere presentato entro le 48 ore successive al verdetto”
Stadio Euganeo e prezzi - “Chi mi conosce sa quanto io tenga a una gestione mirata alla soddisfazione del tifoso. A Modena abbiamo fatto la copertura della curva. Mi sono sempre battuto per cercare di avere stadi e sistemazioni adeguate allo spettacolo sportivo: da questo punto di vista, il mio progetto prevede che lo stadio venga analizzato e valutato, perché possa essere migliorato pur tenendo conto della difficile situazione economica e del fatto che ci siano tanti attori in gioco. Io vorrei fare qualcosa per questi tifosi e con questo stadio, che conosco ancora poco, ma che ho visitato e mi sono reso effettivamente conto dei suoi punti deboli. Ha una struttura vecchia, pensata con altri concetti rispetto a quelli moderni. Per me sarebbe importante iniziare a dare segnali immediati, sin dalla prossima stagione, anche in questa direzione. Noi viviamo grazie ai tifosi: bisogna fare in modo di incentivarli a venire allo stadio. Chiaramente, nei limiti delle possibilità che ci sono. L’Euganeo è figlio di una struttura sportiva oramai molto obsoleta. Non si può demolire il tutto in fretta e furia, ma capisco ampiamente i tifosi: faremo il possibile per tutelarli, e la prima cosa che voglio vedere, è uno stadio pieno. Quindi la leva del prezzo, è una leva importante che cercherò di toccare sin dall’inizio”
Budget dimezzato – “Io credo che il budget sarà ridimensionato di una percentuale anche superiore al 50% rispetto a quello dello scorso anno. I soldi non ci sono, e quindi inutile spendere quel che non c’è. Bisogna ricordare che prima del Padova, il presidente ha circa 7.000 dipendenti che prendono poco più di 1000 euro al mese, e i loro posti lavoro vanno tutelati, mai come ora. La nostra volontà è quella di trovare il giusto mix, per poter creare emozioni positive nei nostri tifosi. Vedremo dove ci porta il vento, non ci poniamo obiettivi di nessun tipo: l’unico su cui mi sbilancio, è quello di tornare a divertire i nostri tifosi”.
Salvatori e Pea – “Per quanto riguarda la scelta di Salvatori, ci conosciamo almeno da 40 anni e abbiamo giocato pure assieme a Modena. Ci siamo ritrovati a Bologna in un’esperienza difficile, ma finita in maniera positiva. Appena mi hanno chiesto un parere, non ho avuto dubbi sul far contattare Salvatori: avevamo bisogno di una persona che lavorasse molto, e apparisse poco. Dopo il ds, siamo passati all’allenatore: la scelta è ricaduta su Pea, perché è stato un incontro subito positivo. Lui ha sposato la nostra filosofia, in tutto e per tutto: economicamente e sportiva. Ha capito subito dell’importanza di una piazza come Padova, e ha subito accettato la sfida”
Cuffa – “Questa è una valutazione tecnica, capisco i tifosi che si affezionano a certi giocatori che danno tutto. Ma in un contesto in cui andiamo verso una squadra giovane, penso che ci sia la volontà da parte nostra di costruire un centrocampo più giovane e dinamico. Valuteremo un’attimo in itinere con Cuffa, ci sono molte valutazioni da fare a riguardo”
Calciomercato estivo - ““Osuji è giovane e in lui crediamo molto. Vogliamo dargli l’opportunità di crescere. Per quanto riguarda Trevisan, è stata un’espressa richiesta del mister che noi ci siamo sentiti di accontentare, vista anche l’ottima annata appena conclusa dal difensore. Domani mattina (stamattina per chi legge ndr) abbiamo un’importante incontro con il Parma, in cui dobbiamo chiarire la situazione di due/tre giocatori (Feltscher, Nwankwo Obiorah e Galli ndr). Cerchiamo giovani, ma non inesperti: vogliamo bravi giocatori. Il portiere? Per Perin stiamo discutendo con il Genoa, l’operazione è molto difficile, ma noi vorremmo provare a rinnovare il prestito. Siamo interessati a Bardi, ma ci chiedono dei giovani bravi all’Inter, e noi non vogliamo darli. Sono loro il nostro futuro e faremo anche alcuni investimenti sul settore giovanile in prospettiva”.
Calciomercato di gennaio – ““Confermo quello che ha detto Cestaro, non c’è mai stata chiusura, anche perché mi sento di aggiungere un’altra cosa. Dissi a Cestaro: una volta arrivati a Roma, andiamo a vedere il Papa, non fermiamoci di certo a un passo dal traguardo. Ovviamente non potevamo fermarci e il Cavaliere era d’accordo. Quindi non ci fu nessuno stop alle operazioni di gennaio”.
Lo stesso Baraldi poi ha parlato a Padova Sport Estate su Cafe24:
Sulla situazione di Italiano: “Abbiamo considerato solo la sua posizione – ha spiegato Baraldi – perchè, a differenza degli altri giocatori in rosa implicati nell’inchiesta, qui c’è un coinvolgimento indiretto del Padova. Abbiamo incontrato già oggi l’avvocato Grassani e gli abbiamo dato mandato di predisporre ricorso entro le 48 ore previste dalla norma. Non sembra ci siano prove schiaccianti, crediamo ci siano possibilità in appello di ribaltare questa sentenza. Non sarà più al Padova? Vediamo come va al processo, fino al 30 giugno fa parte della nostra famiglia. Cestaro ha buoni motivi per dire che vuole stargli vicino”.
Sui soldi spesi dal Padova in questi anni: “Certamente se i campionati si vincessero con i soldi, l’Inter sarebbe campione d’Italia negli ultimi 20 anni. Non sempre va così… Noi quest’anno vogliamo ridimensionare un budget importante, oltre il 50%, che è rimane comunque un ottimo budget. Padova poi è una piazza ambita da tutti i calciatori del nostro campionato e dunque abbiamo un piccolo vantaggio. In studio avete Marchetti che è un esempio concreto, la professionalità e le capacità sono tutto. Ci sono tanti calciatori sul mercato, non si gioca al fantacalcio quando si costruisce una squadra, ma bisogna avere idee chiare. Fare cioè un giusto mix di giovani di prospettiva con giocatori esperti che siano uomini, aldilà delle loro qualità. Pea? Ci dà garanzie sotto il profilo umano, oltre alle competenze tecniche”.
Fonte | PadovaGoal.it | PadovaSport.tv
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