MILANO – Sette punti di penalità nel prossimo campionato di serie A per l’Atalanta, sei punti in serie B per l’Ascoli, tre anni e mezzo di sospensione per Cristiano Doni e tre anni per Thomas Manfredini (entrambi dell’Atalanta), radiazione per Beppe Signori. Sono queste le richieste avanzate dal procuratore federale, Stefano Palazzi, al processo sportivo sul calcioscommese iniziato mercoledì mattina all’Hotel Parco dei Principi a Roma. Queste tutte richieste di Palazzi:
Marco Paoloni (Cremonese-Benevento): 5 anni di squalifica più preculsione, più 5 anno di squalifica in continuazione
Cristiano Doni (Atalanta): 3 anni e 6 mesi di squalifica
Thomas Manfredini (Atalanta): 3 anni di squalifica
Giuseppe Signori (tecnico): 5 anni di squalifica più preculsione, più 1 anni e 6 mesi di squalifica in continuazione
Massimo Erodiani (giocatore calcio a 5): 5 anni di squalifica più preculsione, più 8 anni di squalifica in continuazione
Vincenzo Sommese (Ascoli): 5 anni di squalifica più preculsione, più 2 anni di squalifica in continuazione
Antonio Bellavista (tecnico) : 5 anni di squalifica più preculsione, più tre anni e 6 mesi di squalifica in continuazione
Giorgio Buffone (ds Ravenna): 5 anni di squalifica più preculsione, più tre anni e 3 mesi di squalifica in continuazione
Mauro Bressan (tecnico): 5 anni di squalifica più preculsione, più 6 mesi di squalifica in continuazione
Carlo Gervasoni (Piacenza): 5 anni di squalifica più preculsione, più 1 anno di squalifica in continuazione
Gianni Fabbri (presidente Ravenna): 5 anni di inibizione più preclusione
Nicola Santoni (tecnico Ravenna): 5 anni di squalifica più preclusione
Daniele Deoma (tecnico): 1 anno e 9 mesi di squalifica
Giorgio Ventroni (presidente Alessandria): 5 anni di inibizione
Leonardo Rossi (tecnico Ravenna): 3 anni di squalifica
Antonio Ciriello (vicepresidente Ravenna): 4 anni di inibizione
Daniele Quadrini (Sassuolo): 1 anno di squalifica
Davide Saverino (Reggiana): 3 anni di squalifica.
SQUADRE – Queste le richieste di Palazzi di penalità per le squadre:
Atalanta: -7 punti in serie A
Ascoli: – 6 punti in serie B più 90 mila euro di ammenda
Alessandria: retrocessione all’ultimo posto del campionato di competenza
Benevento: 14 punti di penalizzazione da scontare nel 2011-12 più 30 mila euro d’ammenda
Ravenna: esclusione dal campionato di competenza più 50 mila euro d’ammenda
Virtus Entella: 40 mila euro di ammenda
Sassuolo: 50 mila euro d’ammenda
Reggiana: 2 punti di penalizzazione da scontare nel 2011-12
Piacenza: 4 punti di penalizzazione da scontrare nel campionato 2010-11, più 50 mila euro d’ammenda
Cus Chieti: 1 punto di penalizzazione più 4.500 euro di ammenda
Cremonese: 9 punti di penalizzazione da scontare nel 2011-12 più 30 mila euro d’ammenda
Pino Di Matteo: 12 punti di penalizzazione da scontare nel 2011-12 più 1.600 euro d’ammenda Portogruaro: 50 mila euro d’ammenda
Verona: 50 mila euro d’ammenda
Esperia Viareggio: 1 punto di penalizzazione da scontare nel 2010-11
Spezia: 1 punto di penalizzazione da scontare nel 2011-12
Taranto: 1 punto di penalizzazione da scontare nel 2011-12.
PATTEGGIAMENTI – Accolte le richieste di patteggiamento del Chievo per un’ammenda di 80 mila euro, del difensore dell’Ascoli Vittorio Micolucci a un anno e due mesi di squalifica, a 14 mesi di Stefano Bettarini e per tre anni del tecnico Gianfranco Parlato. A Claudio Furlan (Portogruaro) sono stati inflitti sei mesi di squalifica, a Federico Zaccanti (Virtus Entella) un anno, a Ivan Tisci un anno, a Mauro Gibellini (Ds Verona) cinque mesi e 10 mila euro di ammenda e a Gianluca Tuccella (Cus Chieti, calcio a cinque) tre anni.
DIBATTIMENTO – I primi a prendere la parola sono stati gli avvocati delle difese che hanno presentato le eccezioni contro le società Triestina, Monza, Sudtirol, Frosinone e Varese, che si sono costituite terze parti interessate. Il collegio giudicante ha deciso di ammettere al dibattimento le prime quattro e di escludere il Varese, perché non interessata direttamente dal procedimento.
SIGNORI – Uno dei legali di Beppe Signori ha affermato che per quanto riguarda il suo assistito «c’è un difetto di giurisdizione perché Signori non è tesserato e non lo era all’epoca dei fatti. Comunque il suo tesseramento all’albo degli allenatori è sospeso perché è stato omesso il mancato pagamento delle rate annuali». Ma il procuratore federale Palazzi ha definito «del tutto infondata» l’eccezione di difetto giurisdizionale. Palazzi ha motivato la posizione della procura federale citando l’articolo 18 del codice di giustizia sportiva, secondo il quale i tecnici tesserati devono rispettare le norme federali anche se sospesi.
Fonte | Corriere della Sera
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