Marco Franceschetti e Pippo Maniero, certo. Ma soprattutto Nanu Galderisi e Vincenzo Italiano. Sono solo alcuni dei tanti giocatori che nella storia più o meno recente hanno indossato tanto la maglia dell’Hellas che quella del Padova. Giocatori nella quasi totalità dei casi amati da entrambe le tifoserie, e su tutti spicca Galderisi, idolo incontrastato della Verona scudettata ma pure, sul finale di carriera, del Padova che riconquista la Serie A dopo trentadue anni e poi la difende con i denti nello spareggio di Firenze contro il Genoa. Diversa la situazione-Italiano: il giocatore è stato il simbolo del miglior Verona degli ultimi vent’anni, quello arrivato nono in Serie A con Prandelli in panchina nel 2000 ma, dopo il passaggio al Chievo, ha perso un bel po’ di appeal presso la tifoseria dell’Hellas, che infatti aveva accolto tiepidamente le indiscrezioni riguardo al possibile ritorno a Verona sparsesi nelle ultime battute dello scorso mercato, ed oggi rimane uno dei beniamini della Tribuna Fattori nonostante il suo ridotto minutaggio.
Unici elementi in grado di unire due città che se sportivamente parlando non si odiano, perché la vera rivalità per entrambi è con il Vicenza, certo non si amano alla follia. Due squadre espressione della nobiltà del calcio veneto: insieme infatti contano quaranta apparizioni in Serie A, ventiquattro il Verona e sedici il Padova, anche se in testa c’è sempre il Vicenza con trenta ed anche se fa specie che nel massimo campionato le due grandi si siano affrontate solo una volta. Per entrambe (ed ecco qualcos’altro che unisce…) il desiderio sarebbe quello di arrivare presto, anzi prestissimo, a quota quarantadue, ed allora nel derby in Serie B numero 24 della storia in casa gialloblù saranno in ballo anche tre punti pesanti, seppur si sia solo alla quinta giornata. Ventitre si diceva i precedenti totali tra le due squadre nel campionato cadetto in terra veronese ed il Padova è ancora alla caccia della prima vittoria: finora infatti si sono registrate dodici affermazioni scaligere ed undici pareggi, ma al computo complessivo va aggiunto anche il suddetto precedente nel massimo campionato, datato addirittura 1957: al Bentegodi il 29 dicembre finì 1-1 con vantaggio gialloblù firmato dall’illustre firma di Kurt Uccellino Hamrin e successivo pareggio di Stefanini. Ma a fine stagione per il Verona ci fu l’umiliazione dell’ultimo posto.
Verona tabù quindi per il Padova, che ha un motivo in più per mettere un ulteriore tassello in questo inizio stagione da ricordare. Quanto però alla storia recente i biancoscudati possono seppur parzialmente sorridere pensando agli ultimi due precedenti, a livello di Prima Divisione, conclusi con altrettanti trionfi: addirittura 3-0 il 31 marzo 2008, con doppietta di Varricchio e gol di Rabito, 1-0 il 28 settembre dello stesso anno a firma dell’attuale capitano patavino, Andrea Bovo. Due date storiche per i tifosi biancorossi, che si uniscono a quelle delle precedenti cinque apparizioni al Bentegodi dove hanno strappato tre pareggi, seppur tutti per 0-0, il 18 dicembre ’66, il 10 marzo ’91 ed il 28 febbraio ’93. L’ultima sfida però è stata disastrosa per i patavini: il 15 febbraio ’98 finì addirittura 5-1 per la squadra di Cagni con reti di Marco Baroni, attuale allenatore della Primavera della Juventus, Stefano Ghirardello, Jonathan Binotto e doppietta di Totò De Vitis mentre la rete della bandiera bianco scudata fu firmata da Ivone De Franceschi. Vittoria invece di misura il 12 settembre ’92 con gol di Claudio Lunini, momentaneo pareggio di Giacomo Modica e marcatura risolutrice nientemeno che di Pippo Inzaghi, che quel pomeriggio segnò il primo gol assoluto in serie B della carriera.
Ma c’è stato anche un Verona-Padova decisivo per una promozione in A, nella storia gialloblù, seppur lontano nel tempo: accadde il 23 giugno ’67, ultima giornata. L’Hellas è in corsa per la promozione e promozione fu, grazie all’1-0 firmato dall’indimenticato Italo Bonatti al 43’ del primo tempo: una vittoria indispensabile per scrollarsi la compagnia del Bari, che all’ultimo turno si era presentato appaiato al Verona ma che fu bloccato sull’1-1 a Perugia. Dolci ricordi, seppur non per i più giovani: ma il vero obiettivo è quello di rinverdire il derby in Serie A, il prima possibile.
Fonte | StadioBlog
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