La settimana scorsa era toccato a Italiano aprire il cassetto dei ricordi e tornare con la mente a Verona. Ora è il momento dell’amarcord di Omar Milanetto, che ha vestito per quattro stagioni la maglia del Modena.
Sull’inizio di stagione: “Siamo partiti bene, speriamo di continuare così a livello di compattezza di squadra. Le palle inattive? Il merito è del mister che ce le fa provare molto, fortuna che ci riescono anche in partita! Personalmente sono contento, mi hanno tutti accolto al meglio”
Sul Modena: “Non hanno iniziato nel migliore dei modi, avranno un grande spirito di rivalsa… L’esperienza a Modena è stata bellissima, sono arrivato che ero un modesto giocatore di serie C e me ne sono andato che ero un calciatore di A! Sembravamo il Novara dell’anno scorso… Il soprannome “Hannibal”? Non me lo ricordo, son passati troppi anni… Se segno esulto? Non mi pongo il problema, credo che il rispetto si manifesti in altri modi…”
Sul gol di Genova: “Penso sia stato una casualità (ride, ndr)! E’ andata bene e segnare a Marassi ha un sapore particolare perché questo stadio mi ha regalato grandi emozioni. I baci dopo la rete? Erano per mio figlio di 20 mesi, era al suo “esordio” allo stadio e mi ha portato bene. Poi non è più venuto, alla sua età è meglio che giochi a casa…”
Su Dal Canto: “E’ la prima volta che mi capita un allenatore così giovane, è preparatissimo e farà molta strada”
Sul rapporto con Italiano: “Ci picchiamo ogni giorno in spogliatoio! Scherzi a parte, siamo due giocatori esperti e sappiamo cosa vuole il Padova da noi”.
Fonte | Gabriele Fusar Poli per PadovaGoal.it
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