Italiano: “Ci rifaremo col Vicenza”

Lo sguardo racchiude un mix di delusione e di immediato proposito di riscatto: succede a chi come Vincenzo Italiano possiede un forte temperamento che acuisce il dispiacere per la sconfitta in maniera direttamente proporzionale al desiderio di cancellare il ko. In questo caso a Varese. «Abbiamo giocato molto bene nel primo tempo – sottolinea il centrocampista del Padova – costruendo tre nitide palle gol. Dopo la rete dei padroni di casa non siamo riusciti a ripartire e sul due a zero la partita si è praticamente chiusa. Pazienza, non siamo invincibili. Ora dobbiamo riprendere il nostro cammino, a cominciare dal prossimo derby con il Vicenza».
Il Padova, che ha sempre fato leva sul suo carattere per rimontare le molte (troppe) circostanze in cui si è trovato in svantaggio, non si è confermato in questo senso al “Franco Ossola”. «Devo essere sincero, all’intervallo sono entrato nello spogliatoio ed ero davvero contento. Avevamo condotto sempre noi la gara, non avevamo rischiato nulla e creato almeno tre occasioni limpide. C’era mancato soltanto il gol. Poi l’abbiamo subito. Abbiamo provato a buttare qualche pallone in mezzo, ma non è facile rimettere in sesto le partite o segnare tre o quattro gol a gara. Sul due a zero ci siamo disuniti».
Italiano non butta tutto nel cestino: «Non sono preoccupato, perché non abbiamo disputato 95 minuti da buttare ma solo 20, dopo il 2 a 0. Noi non siamo la squadra ammazzacampionato e quanto successo venerdì sera ci deve far riflettere. D’ora in poi servirà affrontare tutti gli avversari con il coltello tra i denti, anche perché ogni squadra contro il Padova metterà in campo il 110 per cento». Arrabbiato? «No, soltanto deluso dal risultato soprattutto alla luce dell’ottimo primo tempo disputato»
Le tre sconfitte della gestione Dal Canto, cominciata lo scorso campionato, sono venute tutte in incontri serali: la luce artificiale non vi piace? «Penso che si tratti di una semplice combinazione, perchè sempre di sera abbiamo conseguito anche risultati importanti».
Meno combinazione forse il fatto che il Padova ha perso le ultime due trasferte. «Non è da fare un paragone con il ko a Bergamo con l’Albinoleffe, perchè all’intervallo con il Varese eravamo contentissimi di un nostro primo tempo eccezionale. Gli avversari non sono mai stati pericolosi. Nella ripresa abbiamo perso ordine, andando allo sbaraglio, che non rientra nel nostro dna. Non succederà più, ma non sono comunque 95 minuti da buttare. Non è andata come volevamo, e abbiamo cercato di recuperare non come altre volte. Non dobbiamo “ammazzare” il campionato, ma sicuramente riflettere su questa sconfitta e sul fatto che quando arriva il Padova tutti si trasformano, con il coltello tra i denti, rendendo il 110 per cento».
«È andata male – conclude il centrocampista biancoscudato – Abbiamo sofferto molto sui calci piazzati. Due gol presi e altre tre occasioni subite. Dobbiamo stare più svegli nelle marcature, sono situazioni di pericolo e non dobbiamo permetterci di concedere così tanto». Il sorriso finale di Italiano conferma i buoni propositi: con il Vicenza sarà un altro Padova.


Fonte | Il Gazzettino | Il Mattino di Padova