Giulio Donati ieri sera ospite di Padova Sport, dopo l’espulsione rimediata sabato contro il Grosseto, ha affrontato vari argomenti. A proposito di mister Dal Canto, nell’occhio del ciclone dopo alcune dichiarazioni giudicate fuori luogo dai tifosi sulle reali potenzialità della squadra: “Ha ragione – ha spiegato – siamo da play-off, ricordiamoci che fino a metà campionato scorso il Padova non era in una buona posizione. Quest’anno ci sono stati degli innesti ottimi, ma siamo sempre consapevoli che ci sono altre squadre forti come Samp o Pescara. Noi logicamente lotteremo per vincere sempre, quindi per il primo posto, ma bisogna essere realisti”.
Sul gioco espresso dalla squadra: “Costruiamo tanto, andiamo spesso in rete, gli avversari però ci aspettano al varco, anche per la nomea che ci siamo fatti con una grande campagna acquisti. Subiamo troppi gol e soffriamo eccessivamente le squadre che si chiudono e ripartono in contropiede”.
Sulla difesa: “Paghiamo assenze e infortuni, dunque troppi cambi. Legati quando mi ha sostituito l’ha fatto bene, non si tratta dei singoli, ma di aver cambiato tanto e spesso”. Il modulo non si tocca: “Il mister non ci ha mai parlato di possibili alternative, lavoriamo sempre sul 4-3-3″.
Sull’espulsione: “La prima ammonizione poteva starci, la seconda no. Mi sono fermato molto prima, non potevo smaterializzarmi a quel punto. E’ stato Caridi a cercare il contatto. Marcolini mi ha spinto via? E’ un giocatore d’esperienza e fa spesso da paciere. Comunque non ho detto niente a Pinzani, ero solo molto arrabbiato per la seconda ammonizione, ma non c’è stata nessuna offesa, mi aspetto una giornata di stop non di più assolutamente”.
Donati ha poi commentato una foto con Mourinho: “Mi ha allenato per un po’, ho debuttato in Coppa Italia con la maglia dell’Inter. E’ il numero uno, per lui parlano i risultati”.
Sul mercato: “Ringrazio Foschi perchè ha creduto in me, sono arrivato a Padova con un polso rotto e ho fatto un ritiro un po’ travagliato, nonostante questo il direttore ha pensato di affidare a me il ruolo di terzino destro titolare”. Infine sull’under 21: “Siamo un gran gruppo, unito e compatto. Bravo il mister (Ciro Ferrara, ndr) che è stato un gran calciatore e ci ha trasmesso voglia e fame di calcio. Non è facile creare un’entità di squadra in nazionale, sul campo stiamo facendo vedere che squadra siamo”.
Fonte | PadovaSport.tv
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