“E’ finita, è finita, è serie B!! E’ serie B dopo undici anni di delusioni, di bastonate sui denti…“. Annunciava così in radio Antonio Ammazzagatti a Radio Padova il ritorno dei biancoscudati nella serie cadetta, esattamente tre anni fa, in quell’ormai glorioso spareggio di Busto Arsizio contro la Pro Patria ultrafavorita e in 10 uomini contro 11 per l’espulsione di Di Venanzio. Una doppietta di Antonio Di Nardo che ci consegnò un pomeriggio indimenticabile, che ha unito la città in unico grande abbraccio.
Il primo filmato racconta i momenti saliente vissuti con la telecronaca di Antonio Ammazzagatti e il commento finale di uno scatenato Marco Lorenzi nell’apoteosi della festa biancoscudata. leggi tutto…
POZNAN (Polonia) «Nessun “biscotto” con la Spagna. Noi croati siamo troppo orgogliosi e vogliamo vincere perché ci sentiamo forti. Agli indimenticabili tifosi del Padova auguro di tornare subito, il prossimo anno, in serie A. Ho già pronto per loro il nuovo Vlaovic, anzi un talento ancora più forte del sottoscritto: lo raccomanderò al presidente Cestaro».
Fisico asciutto, italiano quasi perfetto, 40 anni da compiere il prossimo 7 agosto, tanta disponibilità e simpatia. Così si ripresenta Goran Vlaovic, indimenticato beniamino dei tifosi dell’ultimo nostalgico Padova visto in serie A, stagioni 1994/95 e 1995/96: oltre quindici anni fa. Allora Vlaovic lasciò Padova per palcoscenici e vittorie più prestigiose: prima la Coppa del Re, la Supercoppa di Spagna e la Coppa Intertoto con il Valencia, poi l’accoppiata campionato e Coppa con i greci del Panathinaikos di Atene. Lo ha incontrato Il Mattino in un hotel di Poznan, in Polonia,dopo la gara tra Italia e Croazia. leggi tutto…
Con il suo look da rocker e i modi semplici e diretti, a metà anni ’90 ha portato la maglia biancoscudata in giro per gli stadi della serie A, facendo conoscere il biancoscudo in tutto il mondo. Compie oggi 42 anni Alexi Lalas (all’anagrafe Panayotis Alexander Lalas), pittoresco difensore del Padova di Sandreani e colonna della nazionale a stelle e strisce (96 presenze e 9 gol, miglior giocatore americano nel 1995). leggi tutto…
Il 20 maggio 1912 nasceva a Trieste Nereo Rocco, il leggendario allenatore che portò il Calcio Padova fino al terzo posto in serie A nel 1957-58. Alle 12 all’Euganeo è stata presentata la mostra allestita a Trieste per il centenario del “Paròn”, che avrà uno spazio dedicato all’interno del Calcio Padova Museum.
Il link al sito della mostra: http://www.mostranereorocco.it
Presenti questa mattina alal conferenza stampa il giornalista Gigi Garanzini, i figli di Nereo Rocco, Tito e Bruno. Potti apre la conferenza stampa, in prima fila anche gli ex biancoscudati Rosa, Zanon e Bigon. leggi tutto…
Il 20 maggio 1912 nasceve a Trieste Nereo Rocco, il leggendario allenatore che portò il Calcio Padova fino al terzo posto in serie A nel 1957-58. Di origini asburgiche (il cognome originale era Roch), fu buon calciatore professionista (una presenza in nazionale) e vestì anche la maglia biancoscudata dal 1940 al ’42, ma fu senza dubbio dalla panchina che riuscì ad esprimersi ai massimi livelli, rivoluzionando il calcio dell’epoca.
Arrivò a Padova nel 54′ e dopo aver salvato la squadra da una probabile retrocessione in C, l’anno successivo centrò subito la promozione in A dove rimase con gli scudati per sei campionati. E fu proprio in quel Padova che perfezionò il suo modello di gioco, ma soprattutto la gestione dello spogliatoio che fu fondamentale per i suoi indimenticabili successi sulla panchina del Milan. leggi tutto…
TRIESTE Uno scorcio d’Appiani nel “cuore” di Trieste. Tre glorie biancoscudate che si ritrovano a strofinare le maglie di un tempo, rimirare prodezze in bianco e nero, prendersi in giro ascoltando interviste ripescate dagli archivi della Rai. È stato scoperto il velo, ieri mattina, alla mostra dedicata al centenario della nascita di Nereo Rocco, al porto vecchio del capoluogo giuliano, e una sezione speciale non poteva che essere dedicata all’esperienza dell’allenatore a Padova. Sezione che risulta forse la più suggestiva dell’intero padiglione. Una panca con gli appendiabiti e sopra la maglia biancoscudata dell’epoca, una serie di armadietti spartani, il flebile fruscio dell’acqua corrente che risuona dagli altoparlanti: et voilà ecco ricreato lo spogliatoio dell’Appiani. Perché proprio quello di via Carducci? leggi tutto…
2 Maggio 2004: oggi sono otto anni dalla scomparsa di Gildo Fattori. La sua voce riecheggiante all’Euganeo ieri ha messo più di qualche brivido, facendoci di colpo ricordare quanto veloce sia il tempo a passare. Quel maledetto giorno di Maggio lo ricordo ancora, mentre passeggiavo per Padova (all’epoca studente universitario pendolare quale ero in perenne ritardo), la visione di quella epigrafe mi fossilizzò, facendomi addirittura pensare in un primo momento ad uno scherzo di cattivo gusto. Invece era tutto vero, l’unica vera bandiera del Padova che riconoscessi nei valori del biancoscudo, se n’era andata. Immedesimarsi in Gildo per me era molto facile, leggi tutto…
Humberto Rosa, ex centrocampista e uno dei pochi superstiti del Padova dei Panzer di Nereo Rocco, è intervenuto ieri sera nella puntata di lunedì 23 aprile assieme a Manuiel Gerolin in qualità di ospite. Tanti i pensieri di Rosa, che ha ricordato anche una tremenda sconfitta subita dal Padova con la Sampdoria: “Rocco era furioso quel giorno, ma la Sampdoria ci surclassò sotto ogni punto di vista. Purtroppo queste giornate capitano, la differenza la fa quello che accade dopo, dove la squadra deve ricompattarsi. Inutile che parliamo di catenaccio, di contropiede… leggi tutto…
Il 22 aprile 2002 moriva in un tragico incidente stradale Massimiliano Ossari.
La Società si stringe attorno a familiari ed amici nel ricordo del giovane talento biancoscudato.
Per l’occasione, il nostro blog rispolvera un articolo di Marco Lorenzi tratto da Biancoscudati.net comparso nel 2009 in ricordo di “Maci”: leggi tutto…
Tre minuti che cambiano la vita: è successo in Finlandia (patria del nostro Jonas Portin). Joel Pohjanpalo, giovane 17enne dell’HJK Helsinki, alla sua seconda presenza assoluta in prima squadra, al 70’ della sfida tra HJK-IFK Mariehamn decide di ribaltare il risultato (0-1 fino a quel momento) e di portare la squadra più titolata di Finlandia a vincere per 3-1 con una tripletta in appena 180 secondi! Di sicuro le difese finlandesi non saranno tra le più imperforabili d’Europa, rimane però l’hat trick più veloce della storia. I più attenti possono riconoscere dal filmato nell’HJK una vecchia conoscenza biancoscudata, il difensore finlandese classe 1990 Timi Lahti, a Padova dal 2007 al 2010 con 19 presenze anche al Belluno e varie presenze nella Nazionale Under 21.
Ecco i 3 minuti che cambieranno presumibilmente la vita di Joel Pohjanpalo: leggi tutto…
Come riportato in un articolo di qualche giorno fa tratto dal Mattino di Padova (a questo link), la città del Santo non ha solo fatto sbocciare il Faraone Stephan El Shaarawy tra i talenti che incantano la serie A. Giusto ieri, dopo un periodo in cui era meno utilizzato, torna in campo dal 1′ contro il Napoli l’altro ex bocia biancoscudato, Giacomo Bonaventura e risponde alla grande chiamato in causa, non solo per il gol che apre i giochi. Difende con ordine, recupera palloni e sfiora anche la doppietta personale. leggi tutto…
“Ho più ricordi che se avessi mille anni”: lo scriveva Charles Baudelaire (“I fiori del male”) nella primavera del 1857, lo può affermare a buon diritto anche Sergio Brighenti 156 anni dopo. L’amatissimo ex attaccante biancoscudato ricorda perfettamente quel successo per 2-1 a Vicenza datato 9 marzo 1958, l’ultimo del Padova al Menti, firmato proprio da lui con una doppietta.
«Che bello… Ah sì? Non sapevo che poi il Padova non ha più vinto in trasferta con i “cugini”. Ha cominciato a nevicare nel corso della partita. Alla fine il terreno era tutto imbiancato». E proprio mentre cadevano fiocchi intensi, il buon Sergio ha realizzato il gol decisivo a un quarto d’ora dalla fine. «Uno scambio in velocità con Hamrin e dal limite dell’area ha fatto partire un grande tiro che non ha dato scampo a Bazzoni. A Vicenza si sono arrabbiati. Per me è il ricordo più bello: segnavo sempre a loro… E poi eravamo ai primissimi posti in classifica». Alla fine del campionato, terzi; al settimo posto i biancorossi. leggi tutto…
Due calciatori, due amici, uno destro e uno mancino, entrambi classe 1974. Insieme si sono divertiti nelle giovanili del Padova, sono cresciuti e sono diventati dei calciatori professionisti. Successivamente, le loro strade professionali si sono divise, ma tra Ivone De Franceschi e Alessandro Del Piero l’amicizia è rimasta intatta, tant’è che nel 2007, alla partita d’addio di Ivone, il capitano bianconero è stato l’ospite d’onore della serata. leggi tutto…
Con un po’ di sorpresa, vista la velocità con la quale si è raggiunto questo nuovo record, questa mattina ho scoperto che la pagina facebook del Calcio Padova 1910 era arrivata a 28 mila iscritti! Dal 16/09/2008 (il giorno della sua apertura) ad oggi una crescita vertiginosa di interesse e partecipazione, di cui non posso che ringraziarvi.
Siccome già pregusto il classico commento amaro di chi lamenterà troppa gente su facebook rispetto allo stadio, approfitto di questo spazio per postare un po’ di foto di quando allo stadio andavano (e andavamo) veramente in pochissimi e seguire il Padova era un po’ più complicato di adesso, quando si ambiva a palcoscenici veramente meno gratificanti di adesso. Ecco una piccola raccolta personale di alcuni frammenti di giornali e simili degli anni bui del Padova, quelli a cavallo tra la fine degli anni 90′ e i primissimi anni del 2000. Prossimamente cercherò di scannerizzare più Gazzette, Mattini e Gazzettini ingialliti possibile, tra dichiarazioni di Galliani di una rivoluzione del calcio (datata 1999 e mai avvenuta), una promozione in B dell’Alzano Virescit allenata da Foscarini, conquistata proprio contro il Cittadella, alcuni nomi che la mente tende a dimenticare come Shalimov, Kolyvanov, Simuntenkov, Lucchese, Tempio Pausania, “caso Ferrigno”, Aliyu Datti, Puteolana… Sto dilagando, non mi resta che RINGRAZIARVI TUTTI e SEMPRE FORZA PADOVA! leggi tutto…
Un gol per inaugurare al meglio la sua avventura in Nazionale. L’Albania ha perso, ma Edgar Cani può sorridere, perché si è presentato al meglio. E ora non vuole più fermarsi. L’attaccante del Polonia Varsavia, carneade del calcio italiano, cresciuto a Pescara e poi passato al Palermo, che lo ha spesso ceduto in prestito, e in prestito anche qui a Padova dove realizzò solo due marcature senza lasciare rimpianti, si sta ritagliando il suo spazio in Polonia. Ma il sogno è quello di tornare in serie A. Di questo ed altro ne parla con TuttoMercatoWeb. “Aver segnato con la maglia della Nazionale è stato bello, peccato per il risultato che non è stato positivo. Sono felice da una parte e scontento dall’altra. leggi tutto…
PadovaCalcio
01/01/1970