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Ultima vittoria al Menti targata Brighenti

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Ultima vittoria al Menti targata Brighenti

“Ho più ricordi che se avessi mille anni”: lo scriveva Charles Baudelaire (“I fiori del male”) nella primavera del 1857, lo può affermare a buon diritto anche Sergio Brighenti 156 anni dopo. L’amatissimo ex attaccante biancoscudato ricorda perfettamente quel successo per 2-1 a Vicenza datato 9 marzo 1958, l’ultimo del Padova al Menti, firmato proprio da lui con una doppietta.
«Che bello… Ah sì? Non sapevo che poi il Padova non ha più vinto in trasferta con i “cugini”. Ha cominciato a nevicare nel corso della partita. Alla fine il terreno era tutto imbiancato». E proprio mentre cadevano fiocchi intensi, il buon Sergio ha realizzato il gol decisivo a un quarto d’ora dalla fine. «Uno scambio in velocità con Hamrin e dal limite dell’area ha fatto partire un grande tiro che non ha dato scampo a Bazzoni. A Vicenza si sono arrabbiati. Per me è il ricordo più bello: segnavo sempre a loro… E poi eravamo ai primissimi posti in classifica». Alla fine del campionato, terzi; al settimo posto i biancorossi. leggi tutto…

Brighenti: “Con Pin se ne va un fratello…”

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Brighenti: “Con Pin se ne va un fratello…”

Sergio Brighenti, presidente onorario del Modena calcio e il più forte biancoscudato di tutti i tempi con 50 gol segnati in 91 partite, è intervenuto telefonicamente nella serata di ieri a Telecittà, durante la prima puntata del mese di febbraio di Padova Goal: “Sono molto dispiaciuto per la scomparsa di Pin (a questo link l’articolo), faceva parte del trio storico del Padova Scagnellato-Pin-Zanon, uomini fantastici e allo stesso tempo tranquilli che tenevano unito lo spogliatoio anche nei momenti difficili. Con Antonio eravamo insieme anche alla Sampdoria e devo ringraziarlo perché mi aiutato a raggiungere la notorietà”. leggi tutto…

Ottorino Schiavon (88 anni) sul Gazzettino racconta i suoi 75 anni da biancoscudato

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Ottorino Schiavon (88 anni) sul Gazzettino racconta i suoi 75 anni da biancoscudato

Se il Padova ha celebrato i 100 anni nel 2010, nello stesso anno Ottorino Schiavon ha festeggiato le nozze di platino come tifoso, 75 anni a tifare solo e unicamente Padova. La sua passione inizia infatti nel lontano 1935, a 12 anni, quando partiva da Torreglia in bicicletta per recarsi all’Appiani. La prima gara a cui assistette come spettatore coincise con una larga vittoria dei biancoscudati sul Fano (7-1), ma Ottorino ci tiene a precisare che tutte otto le reti furono messe a segno dai padovani, perché la marcatura dei marchigiani fu un’autorete. Memoria incredibile e lucidissima.
Sposatosi nel 1950 con Giovanna, ha cercato di contagiare anche lei con la sua passione ma l’unica volta che Giovanna scese all’Appiani, sulla canna della bicicletta, commentò «ma questi sono tutti matti!». Ha seguito tutte le gare del “suo Padova” passando attraverso grandi soddisfazioni e amare delusioni, promozioni in serie B e in serie A e retrocessioni, anche quella amara del campionato 1984-85 a tavolino. Nonostante ciò non ha mai smesso di tifare e anche se il Padova perde, per lui ha sempre giocato bene: gli avversari erano troppo forti. Non solo le gare ufficiali, ma anche gli allenamenti: Schiavon ricorda che nel Dopoguerra si recava a vederli alle Frassenelle dove la squadra si allenava su un campo dove non c‘erano neppure le porte. Indimenticabile il 4-4 allo stadio Appiani il 20 febbraio 1949 con il Torino, pochi mesi prima della tragedia di Superga. Quello stadio Appiani – ricorda – dalle cui gradinate di terra usciva completamente infangato se pioveva. leggi tutto…

PadovaCalcio
01/01/1970

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