
Il profilo di Facebook è stato cancellato, il posto nel Padova capolista resta, eccome. Nella squadra di big come Milanetto, Cacia, Italiano e Marcolini, spicca Aniello Cutolo, che a Empoli ha offerto una prova sontuosa coronata da un gol. Che stavolta non è stato seguito da polemiche come il primo, quello di Verona. Ricordate? Esultanza con le mani dietro alle orecchie, furiosa reazione di Mandorlini e del Bentegodi e, giorni dopo, anche le minacce di qualche ultrà con intervento precauzionale della Digos.
Polemica Partiamo da qui. Nei playout di serie B 2006-07 Cutolo fallisce un gol clamoroso a La Spezia: al ritorno il Verona non rimedia alla sconfitta dell’andata e retrocede. Il colpevole? Cutolo. Che il 16 settembre torna al Bentegodi e segna: «Mi hanno insultato dal riscaldamento, tutto per un gol sbagliato: mi sembrava esagerato. Anch’io ho esagerato nell’esultanza, ma non ho offeso nessuno. E mi hanno massacrato. Ricordo Mandorlini che è venuto verso di me urlandomi di tutto e chiedendo all’arbitro di ammonirmi, venendo espulso». Per Cutolo sarebbe finita lì, invece s’è trovato il profilo di Facebook pieno di insulti; il Padova ha sporto denuncia, la Digos è andata all’allenamento: «Mi hanno detto che avrei dovuto stare attento qualche giorno, che a Verona stavano preparando spedizioni punitive… Io non mi sono spaventato, ma stupito, così come si sono sorpresi parenti e amici, che mi conoscono bene…». leggi tutto…

Non ha mai perso la voce, sa quando è il momento di occupare la cabina dello speaker dell’Euganeo ed è pronto a investire molti decibel nella causa della A. Soprattutto ora che il Padova si sta confermando una delle grandi favorite.
Presidente Cestaro, ci lancia il suo urlo preferito?
«Certo: forsa ragasssi, con tre esse. Sa perché non urlo forsa Padova?»
Perché?
«Così non faccio distinzioni, incito anche gli avversari».
Una specie di tifo ecumenico: lei neutrale? Non ci crediamo.
«Ma sì, il calcio dovrebbe essere una festa per tutti, come accade nel basket femminile. Giocare a è una festa per le famiglie, i bambini. Il calcio…». leggi tutto…

«Padova-Bari può essere un anticipo di playoff». Alessandro Dal Canto, allenatore dei veneti, già in testa dopo tre giornate, non si nasconde. Sa di avere in mano uno squadrone, ma sa anche che il campionato di B non lo vince chi parte meglio, bensì chi sa reggere il logorio fisico e mentale, chi sa emergere alla distanza (vedi l’Atalanta della passata stagione). leggi tutto…

La scoppiettante squadra che ha sfiorato la serie A è stata smantellata e ricostruita da zero. Lui, l’ex traghettatore promosso dalla Primavera che aveva detto sì per spirito di servizio, sa che non può più nascondersi e neppure contare sull’effetto sorpresa. Perché il Padova di Alessandro Dal Canto oggi è una delle grandi favorite.
Che tracce sono rimaste della finale persa a Novara?
«Mi sarebbe piaciuta giocarmela alla pari e invece quell’espulsione ci ha condizionato dopo pochi minuti». leggi tutto…

In bocca al lupo al piccolo Faraone Stephan El Shaarawy, impegnato oggi nella prima prova della maturità. Curioso l’articolo che gli dedica la Gazzetta dello Sport che menziona il Padova come squadra con la quale il nostro oramai ex fuoriclasse ha conquistato la promozione in Serie A. Salvo clamorose svolte del Calcio Scommesse, è il classico errore che fa sorridere. Esami da ripetere per qualcuno?
“MILANO, 22 giugno 2011 – Serie A e maturità. Stephan el Shaarawy aveva fissato i suoi traguardi un mese fa, ma il suo sogno calcistico è andato addirittura oltre, regalandogli la promozione col Padova e l’avventura col Milan, che lo ha acquistato dal Genoa. Quello scolastico, invece, arriva al dunque proprio oggi. Stamani alle 8 il nuovo gioiello rossonero si è presentato insieme a tanti suoi coetanei e agli amici di sempre davanti al portone dell’istituto Boselli a Savona. Lì inseguirà il diploma di maturità magistrale con indirizzo socio-psicopedagogico, e lo farà da privatista dopo aver abbandonato un anno fa il liceo Della Rovere per esaltare la sua carriera calcistica a Padova. “Spero vada tutto bene” le poche parole di El Shaarawy prima di sedersi ai banchi, visibilmente teso.” leggi tutto…

Rino Foschi in esclusiva a Padova Goal sul caso scommesse e sul possibile coinvolgimento di Padova-Atalanta nell’inchiesta che ha portato all’arresto di Beppe Signori e di altre 15 persone e in cui risulta indagato Stefano Bettarini:
“Ho letto con stupore stamattina la Gazzetta dello Sport – spiega Foschi – ma siamo tranquillissimi, anche perché non ci è stato comunicato nulla e siamo del tutto estranei a questa vicenda. La segnalazione ai monopoli di stato partì per un flusso anomalo di giocate sul segno “x”, ma non ci fu nulla. Non so nemmeno cosa sia un’agenzia di scommesse, non ho molto da dire, se non che il Padova non c’entra nulla. Né io né i miei collaboratori, né i giocatori hanno nulla da temere da questa situazione”.

C’è un Padova che cresce, e non ci riferiamo a quello visto in campo sabato contro l’Ascoli, bensì quello delle nostre giovani promesse in prestito. Ieri la Juve Stabia dei nostri Jerry Mbakogu e Andrea Raimondi vince, dopo la Coppa Italia di categoria, anche 4-1 contro la Lucchese. Il nostro attaccante diciottenne nigeriano, idolo oramai della tifoseria locale, è stato autore di una splendida prestazione, doppietta pesante e ora le vespe di Castellamare potrebbero disputare i playoff da quarti in classifica. Jerry inoltre dimostra uno spirito di gruppo invidiabile, queste infatti erano le parole rilasciate a Stabiachannel.it prima della gara di ieri: leggi tutto…

Giornata da dimenticare per i nostri gemellati supporters palermitani, testimoni di una debacle epocale al Barbera di fronte ad un Udinese versione Barcelona. Già fummo testimoni della potenza dei bianconeri nella sfida di Coppa Italia alcuni mesi fa, dove gli uomini di Guidolin si sbarazzarono facilmente di noi con un netto 4-0, ma il 7-0 dell’Udinese passa alla storia delle statistiche del campionato si massima serie a girone unico: una sola volta una squadra era riuscita a chiudere il primo tempo in trasferta in vantaggio di cinque reti: il Napoli in casa del Milan nel 1956. La partita finì 3-5. leggi tutto…
PadovaCalcio
01/01/1970
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