Il direttore sportivo biancoscudato Alessio Secco, intervistato da Francesco Cocchiglia de “Il Mattino di Padova”, ha toccato diversi argomenti. Queste le sue dichiarazioni:
«Ciano e Melchiorri? Saranno con la squadra sin da oggi, anche se solo lunedì firmeranno i contratti. In una settimana siamo riusciti a portare a casa tre pedine importanti e a far uscire due giocatori con ingaggi pesanti: siamo soddisfatti, abbiamo rispettato tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati». leggi tutto…
Cielo grigio e pioggia a catinelle. I colori e il clima sembrano quelli dell’autunno inoltrato, non della primavera che bussa alle porte. L’allenamento dei biancorossi è finito da pochi minuti e Alessandro Dal Canto si presenta nella sala-conferenze dello splendido centro tecnico di Isola Vicentina con il volto tirato, anche se basta poco per “sciogliergli” la tensione che ha dentro. leggi tutto…
Italiano al Mattino: «Pugnalato da tanti tifosi, sui blog e i social network interessava solo cancellare il – 2»
0Vincenzo Italiano, la sentenza del Tnas sancisce definitivamente che lei non tentò l’illecito sportivo in occasione di quell’ormai famoso Padova-Grosseto. Le sue prime sensazioni?
«Sono contento per com’è finita, passare da una squalifica di 3 anni ad uno stop di 9 mesi è una grande vittoria. Mi dispiace di aver perso tutto questo tempo per una vicenda che ho sempre ritenuto assurda. Sono contento che finalmente si metta tutto alle spalle».
C’è qualcosa che ancora le brucia dentro?
«Sì. In tutti questi mesi ho letto molte volte su internet, tra i blog e i social network, di tifosi del Padova che si dichiaravano interessati solo alla restituzione dei due punti. Hanno scritto che la mia condanna, o la mia assoluzione, non contava nulla, in confronto ai due punti: sono stati in tanti, tantissimi. Dopo tutto quello che ho dato sul campo, sudando sangue per portare a casa una vittoria! Questo non dovevano farmelo…». leggi tutto…
«Baba O’Riley era un ragazzo che si era fatto da sé», cantavano gli Who. Voleva far sentire le sue ragioni, cercava la felicità. Babacar, il talento del Senegal che spesso passa per un giovanotto dalle enormi potenzialità ma dal carattere non semplice, è ancora tutto da scoprire. E non vorrebbe che di lui si parlasse come di un nuovo Balotelli: «Indisciplinato io? Non credo proprio», esclama meravigliato. Di Balotelli ha solo il colore della pelle e il numero di telefono. A volte si sentono, ma caratterialmente sono agli antipodi: «Non ho mai mancato di rispetto a nessuno, cerco di essere positivo con tutti: un ragazzo tranquillo, a cui piace starsene a casa. Mario mi ha mandato la foto della sua nuova acconciatura biondo ossigenato: non me li farei mai così, per carità!». leggi tutto…
PADOVA Da cinquant’anni si conoscono. Da una decina hanno invece deciso di non separarsi più. Sono gli eroi che fecero l’impresa, ovvero, che nell’estate del 1961 si misero in tasca il campionato italiano Primavera indossando la casacca del Calcio Padova. Impresa ripetuta anche cinque anni dopo ed emulata anche dagli Allievi che agli inizi degli anni Settanta conquistarono un ticolore. Molti di loro, ora settantenni, hanno appeso le scarpe al chiodo da tempo, molti, dopo lo scudetto hanno intrapreso professioni diverse: chi ristoratore, chi avvocato. leggi tutto…
Raimondi al Mattino: «Mi prendo il Padova e poi inciderò dischi! Voglio consacrarmi in biancoscudato»
0(Mattino di Padova) Andrea Raimondi è un tipo fuori dagli schemi. Nel calcio come nella vita. Schietto, limpido, mai banale. Ed è proprio così che l’eroe dei due derby si è svelato ai tifosi biancoscudati nella videochat di ieri nella nostra redazione, partendo proprio dalla straordinaria doppietta siglata sabato contro il Cittadella. «Quando gioco non sto troppo a pensare a quello che faccio», ha esordito Raimondi. «Spesso ci provo, mi basta un attimo, in campo non hai tempo per decidere. Questione d’istinto e sabato mi è andata bene. Credo che il primo gol ai granata sia la rete più bella che abbia mai realizzato». [...] leggi tutto…
Il Mattino, l’attesa dei presidenti. Cestaro: “Divertiamoci”, Gabrielli: “E’ ora di espugnare l’Euganeo”
0PADOVA Tra Padova e Cittadella non corre certamente sangue avvelenato. Patron Marcello Cestaro tesse le lodi dell’avversario, pronto ad ospitarlo nel proprio salotto per assaporare un match d’alta classifica: «Il derby con il Cittadella è sempre stato bello, pulito e sano sotto tutti gli aspetti», ha detto ieri il cavaliere, «anche tra le due tifoserie. Ho conosciuto per anni Angelo Gabrielli, ora ho un buon rapporto anche con il figlio Andrea. Di fronte al Padova ci sarà una società seria, che ha voglia di lavorare e di vincere com’è giusto che sia. Sul campo sarà battaglia, credo che il Cittadella dimostrerà di aver voglia di correre. Ma al di fuori del gioco, c’è un rapporto da sempre di stima e simpatia». Non si illudano, tuttavia, i tifosi granata. Le parole al miele del presidente celano la sua abituale fame di vittoria: «I giocatori si stanno comportando bene», ha aggiunto dopo aver incontrato la squadra a Bresseo. leggi tutto…
Fonte | Giulio Di Feo per Gazzetta dello Sport, Giulio di Feo
«Niente bici, niente playstation…». E allora? «E allora il pallone era la cosa che costava di meno. Giocavo ovunque, per strada, in casa, pure in cucina. E la mamma si incazzava, perché spaccavo tutto». Dalle credenze di casa Farias a Sorocaba fino alle reti d’Italia passa un oceano, ma il concetto non è molto diverso. Perché il piccolo Diego, Farias appunto, si vede che col pallone si diverte da morire. Lo coccola, gli dà del tu, lo shakera con finte improvvise e sta cominciando a buttarlo dentro. Fin qui è il miglior marcatore del Padova, e quando non lo innesca la squadra si innesca da solo. Come in casa della Pro Vercelli, finta e destro sul palo opposto. Primo gol della doppietta e chicca che vale ancora di più visto che a Farias iniziavano ad appiccicare un’etichetta scomoda: bello da vedere, ma non la butta dentro. «Ora però è diverso. Pea e il modo in cui gioca mi aiutano, ma anche in me è cambiato qualcosa. L’anno scorso in area arrivavo, ma la palla non entrava mai, ora sì». I dati lusingano: 11 gol in 81 gare da pro fino alla passata stagione, 4 in 9 quest’anno. leggi tutto…
PADOVA Uno dei tanti segreti del magic moment biancoscudato è il rapporto tra Fulvio Pea e i suoi ragazzi: schietto, diretto e semplice. L’ex allenatore del Sassuolo, l’aveva dichiarato fin dall’inizio della sua avventura a Padova: «Non voglio una rosa larga, è sempre doloroso dover mandare qualcuno in tribuna dopo una settimana di allenamenti. Ho bisogno del numero giusto di giocatori, sempre pronti a dare il massimo quando vengono chiamati in causa». Detto, fatto. Merito anche della dirigenza che, nonostante tutte le problematiche del calciomercato moderno, è riuscita a consegnare al tecnico una rosa ridotta rispetto agli standard attuali. leggi tutto…
Cestaro e Baraldi:”Via quel meno in classifica, cerchiamo un difensore e centrocampista” E sui prestiti…
0BRESSEO A quarantott’ore dall’esordio ufficiale in campionato contro il Lanciano, il presidente Cestaro si è presentato per la prima volta dall’inizio della nuova stagione ai campi di Bresseo correndo subito negli spogliatoi per tastare il polso alla nuova squadra: «Ho visto un gruppo voglioso di far bene», ha esordito il patron, «e anche i nuovi ragazzi, che conosciamo ancora poco, hanno dimostrato un grande spirito. Da tutti mi aspetto una buona reazione: l’importante sarà scendere in campo con attenzione, senza voler strafare. La calma sarà fondamentale, dobbiamo prendere ancora alcune misure ma mi auguro che al termine della sfida la nostra classifica ci veda a quota un punto». leggi tutto…
PADOVA In rappresentanza della società biancoscudata è stata la sola Barbara Carron a presentarsi in sala stampa: «Ho saputo che Cestaro stava male sul serio», ha spiegato la vicepresidente, «e il d.g. Sottovia è comunque presente. Spesso mi dicono che, quando le cose vanno male, sono sempre qui a metterci la faccia, mentre quando si vince ci sono centinaia di persone pronte a farlo: a me sta bene così».
Come si commenta quanto visto sul campo? «Questa serata non fa testo, abbiamo assistito ad una gara surreale e l’unica cosa che mi ha rallegrato è stata la meritata festa dell’Ascoli. leggi tutto…
PADOVA A risollevare il morale della Tribuna Fattori ci hanno pensato martedì due gradite quanto inattese presenze femminili allo stadio. Ieri, nelle discussioni virtuali dei tifosi erano due gli argomenti del giorno: la crisi del Padova e le misteriose ragazze venute dalle est per tifare il biancoscudo. Noi le abbiamo scovate, si chiamano Ocksana e Kahtri e dal prepartita fino alla fine hanno attirato le attenzioni dell’Euganeo, complici anche due “mise” piuttosto generose ma indispensabili per difendersi dal caldo, e una socievolezza fuori dal comune. leggi tutto…
PADOVA E adesso, come direbbe lui, gliene sbattiamo un altro in faccia. Di primato vincente. Correndo il rischio che, come troppe volte accaduto in questa stagione, si passi, usando sempre le parole di Dal Canto, dal definirlo “somaro” a “fenomeno”. Eppure il tecnico biancoscudato è riuscito a modificare, in positivo, il karma di una squadra che troppe volte negli ultimi anni aveva vissuto stagioni molto simili.
PRIMATO. L’ultimo record di Alessandro Dal Canto è stato colto venerdì Santo a Livorno. Con il 2-1 al «Picchi» il Padova ha conquistato l’ottava vittoria in trasferta del campionato. Eguagliato il primato all time dell’ultracentenaria epopea biancoscudata. Gli unici due tecnici a riuscirci dal 1910 sono stati Guido Mammi nella stagione 1979/80 e Franco Varella nel 2000/2001. leggi tutto…
Vicenza, Rabito in tribuna con Di Nardo: “Quanti fischi due anni fa, bisognava giocarsela fino alla fine…”
0PADOVA Andrea Rabito, come va? «Bene, grazie. Sono qua a Cremona che sgomito per giocare, anche se, a dire il vero, vengo utilizzato poco. Che vuole, a gennaio la squadra si è rinforzata notevolmente, con Possanzini e Coralli, e davanti siamo in tanti, otto per la precisione, per cui la concorrenza è folta. Un po’ com’era a Padova».
L’abbiamo chiamata perchè lei, vicentino doc, essendo nato a Monticello Conte Otto l’11 maggio 1980, ed avendo indossato a lungo la maglia biancoscudata, è il soggetto più indicato per parlarci di Vicenza-Padova. leggi tutto…
PADOVA Ammenda di 10.000 euro a Rino Foschi e di 8.000 al Calcio Padova. E’ questa la decisione presa dalla Commissione Disciplinare nazionale della Federcalcio, presieduta dal prof. Claudio Franchini, per l’aggressione del direttore sportivo biancoscudato all’inviato del “Mattino di Padova” Stefano Edel leggi tutto…
PadovaCalcio
01/01/1970