
Simone Bentivoglio, centrocampista del Chievo, un anno e un mese di squalifica patteggiato al processo per il calcioscommesse, anche lei si ribella alla giustizia sportiva. Ma perché soltanto ora?
“Perché ho letto l’intervista del mio collega Italiano a Repubblica.it (a questo link) e le sue parole mi hanno spinto a raccontare anche la mia storia: non mi va di passare per un criminale che si vendeva le partite. E’ il meccanismo della giustizia sportiva che è distorto: io, sia ben chiaro, ho sempre fatto il calciatore con impegno, fino in fondo e con dignità, anche in una situazione gravemente compromessa dal punto di vista ambientale, come era quella di Bari. Io amo il calcio, ma tengo di più alla mia vita: non era possibile denunciare, avrei rischiato appunto la vita”. leggi tutto…

REPUBBLICA: Vincenzo Italiano, ex capitano del Padova, 11 campionati nel Verona tra A e B, 1 nel Genoa, 3 nel Chievo e 3 appunto nel Padova, lei è stato condannato a 3 anni di squalifica dalla giustizia sportiva per illecito ed è in attesa della sentenza del Tnas il 13 settembre, ma intanto ha deciso di denunciare pubblicamente con forza il metodo dei processi sportivi: perché?
“Perché mi sento vittima di un’inaccettabile ingiustizia: io non ho fatto proprio nulla. Non posso e non voglio arrendermi a un errore così grave, che getta fango su di me senza alcuna prova, né alle pesanti discriminazioni che vedo in queste ore”.
Quali discriminazioni?
“Io ho avuto la sensazione che chiunque appartenesse al primo filone d’inchiesta, quello dei “pesci piccoli”, sarebbe stato destinato alla condanna a prescindere. Noi imputati di serie B ci siamo sentiti appunto di serie B, discriminati. Ma non dovremmo essere tutti uguali davanti alla legge?”. leggi tutto…
PadovaCalcio
01/01/1970